VARSAVIA - Nei giorni scorsi presso il Castello Reale di Varsavia è stata inaugurata la magnifica mostra “Bernardo Bellotto nel 300mo anniversario della nascita“, che resterà aperta fino al 10 gennaio 2023.
Nel tricentenario della nascita di Bernardo Bellotto, meglio noto come il Canaletto, il Castello Reale di Varsavia ha infatti allestito una importante esposizione che raccoglie opere del grande vedutista veneziano provenienti da gallerie e collezioni pubbliche e private di tutta Europa e dal Nord America.
La mostra comprende dipinti, opere grafiche e disegni corrispondenti ai vari periodi dell'opera di Canaletto e in una prima parte presenta le opere della giovinezza trascorsa a Venezia e in altre città italiane come Firenze, Milano, Roma e Verona; la seconda parte è dedicata al soggiorno dell'artista a Dresda, dove lavorò per oltre vent'anni presso la corte dei Wettin. Gli ultimi anni della vita e dell'opera del pittore si collocano a Varsavia, dove l'artista lavorò per il re Stanislao Augusto e i rappresentanti dell'aristocrazia polacca. Proprio il Castello reale di Varsavia ospita oggi un insieme di 22 vedute che presentano la città e i suoi dintorni: si tratta della più grande collezione esistente di opere di Bellotto, che il re volle raccogliere in una stanza appositamente progettata.
Organizzata dal Castello di Varsavia in collaborazione con lo Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, dove è stata esposta la scorsa estate, e con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia, la mostra comprende opere provenienti dalle collezioni della National Gallery e del British Museum di Londra, del Kunsthistorisches Museum di Vienna, del JP Getty Museum di Los Angeles, del Fitzwilliam Museum di Cambridge, della Manchester Gallery of Art, del Museo Capodimonte di Napoli, della Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano, dei Musei Reali di Torino e della Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda.
Curata da Artur Badach e Magdalena Królikiewicz, la mostra è accompagnata da un ampio catalogo scientifico, in lingua inglese, tedesca e polacca, composto da saggi dei maggiori esperti delle opere di Bellotto, nonché note descrittive dei singoli pezzi, redatte dai rispettivi curatori e proprietari.
(aise)
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