Un “Medagliere dell’italianità all’estero e dell’italodiscendenza”: la proposta di Silvana Mangione (Cgie) in una lettera aperta al Presidente del CONI Giuseppe Malagò
NEW YORK – Un “Medagliere dell’italianità all’estero e dell’italodiscendenza”: Silvana Mangione, Vice Segretario Generale del CGIE per i Paesi Anglofoni Extraeuropei , ha lanciato la proposta in una lettera aperta al Presidente del CONI, Giuseppe Malagò in occasione dei Giochi Olimpici di Tokyo che grandi soddisfazioni hanno riservato all’Italia: gli atleti Azzurri si sono infatti aggiudicati 40 medaglie (10 d’oro, 10 d’argento e 20 di bronzo)
Scrive Silvana Mangione: “Gentile Presidente Malagò, vorrei lanciarle una proposta a nome degli italiani nel mondo che, dal 23 luglio, sono incollati ai programmi che ci raccontano le Olimpiadi di Tokyo minuto per minuto. Ogni volta che si suona l’Inno di Mameli oppure la nostra bandiera sale in zona argento o bronzo ci sentiamo orgogliosissimi, i nostri occhi diventano lucidi e ci prepariamo a incitare urlando il prossimo dei nostri che entra in campo. La stravittoria tricolore di Marcell Jacobs, che insieme alla medaglia d’oro ci ha regalato il nuovo record mondiale, mi ha costretta a pensare. Marcell è italiano jure sanguinis, perché la sua meravigliosa mamma è italiana, ma è anche americano jure soli, perché è nato in USA. Mi sono quindi ricordata di aver letto sugli schermi molti cognomi italiani di atleti e atlete, che hanno gareggiato, vinto medaglie e dato lustro ai Paesi nei quali vivono. Il totale dei partecipanti alle Olimpiadi di Tokyo è di 11.363. Tolti i 384 italiani, compresi i 55 naturalizzati che fanno battere con gratitudine il nostro cuore di sportivi, ne rimangono 10.979. Perché non cerchiamo di verificare quanti di loro sono oriundi italiani? E quante medaglie con un parziale DNA bianco rosso e verde sono state conquistate? Perché non compiliamo il “Medagliere dell’italianità all’estero e dell’italodiscendenza”? Questo potrebbe far capire a molti nostri concittadini, che risiedono in Italia e non ne sono consapevoli, quanto diffusa sia la nostra presenza ovunque e su quale ricchezza di intelligenza, coraggio, resilienza e valori l’Italia che sta nello stivale può ancora contare in tutto il mondo.
Gentile Presidente Malagò, la ringrazio della sua cortese attenzione e mi auguro che lei voglia raccogliere questo mio appello e crei le condizioni per realizzarlo.
Con molti cordiali saluti, ringraziamenti e complimenti alla nostra magica delegazione a Tokyo”. (Inform)
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