La Commissione Europea ha proposto oggi, 24 febbraio, un nuovo regolamento sul roaming per far sì che i cittadini possano continuare a usufruire del roaming senza costi aggiuntivi quando viaggiano nell'Unione Europea.
In un momento in cui i viaggi non essenziali sono sconsigliati, ciò rappresenta
un'iniziativa importante per preparare un futuro migliore. Il nuovo regolamento prorogherà di altri 10 anni le norme vigenti, in scadenza nel 2022, e garantirà inoltre migliori servizi di roaming per i viaggiatori. Ad esempio, all'estero i consumatori avranno diritto a usufruire di una connessione di rete mobile pari a quella del proprio paese in termini di qualità e velocità, se sono disponibili reti equivalenti. Le nuove norme garantiranno inoltre un accesso efficiente ai servizi di emergenza, anche sensibilizzando in merito ai mezzi alternativi per le persone con disabilità, e contribuiranno a far conoscere meglio ai consumatori gli eventuali costi derivanti dall'utilizzo di servizi a valore aggiunto durante il roaming.
"Ovunque ci troviamo in Europa - ha spiegato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un'Europa pronta per l'era digitale -, possiamo contattare i nostri cari, parlare di affari e condividere storie mentre viaggiamo senza temere bollette salate. L'abolizione delle tariffe di roaming è un ottimo esempio di come l'UE garantisce la connettività di milioni di cittadini e ne migliora la vita quotidiana. Con le nuove norme il roaming continuerà ad essere accessibile senza costi aggiuntivi e sarà addirittura migliore."
"Milioni di europei beneficiano dei vantaggi del roaming in tutta l'UE senza costi aggiuntivi - ha aggiunto Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno -. È uno dei pilastri e dei successi del mercato unico. Nel decennio digitale europeo tutti devono poter usufruire di un'eccellente connettività ovunque si trovino in Europa, proprio come se fossero a casa. Oggi confermiamo l'impegno verso i nostri cittadini e nel contempo ci adoperiamo per sostenere gli investimenti in infrastrutture adeguate."
Roaming a tariffa nazionale
Secondo una nuova indagine Eurobarometro, negli ultimi 2 anni la metà degli europei in possesso di un cellulare si è recata in un altro paese dell'UE. Grazie all'attuale regolamento sul roaming le tariffe di roaming nell'UE sono state abolite il 15 giugno 2017 e da allora quasi 170 milioni di cittadini usufruiscono di tariffe senza costi di roaming e beneficiano dei vantaggi derivanti dalla connettività quando viaggiano nel mercato unico. Nell'estate del 2019 l'uso del roaming di dati è aumentato di 17 volte rispetto a quella del 2016, ossia l'estate precedente l'abolizione dei sovrapprezzi di roaming. Il rapido e massiccio aumento del traffico in roaming a partire dal giugno 2017 dimostra che l'abolizione delle tariffe di roaming ha dato libero corso alla domanda di consumo mobile dei viaggiatori nei 27 Stati membri dell'UE come pure in Islanda, in Liechtenstein e in Norvegia. Le norme vigenti scadono il 30 giugno 2022: le condizioni del mercato delle comunicazioni mobili non favoriscono ancora un roaming a tariffa nazionale sostenibile per tutte le imprese e i clienti durante i viaggi nell'UE ed è quindi importante prorogarle.
Stessa qualità del servizio nel proprio paese e all'estero
Secondo gli ultimi dati Eurobarometro, il 33% degli intervistati ha dichiarato di aver avuto accesso, durante un soggiorno all'estero nell'UE, a una velocità di connessione a Internet mobile ridotta rispetto a quella del proprio paese e il 28% ha affermato di aver avuto accesso, nelle stesse circostanze, a uno standard di rete inferiore rispetto a quello del proprio paese (ad es. 3G invece di 4G). Le nuove norme proposte oggi mirano a garantire che i cittadini e le imprese beneficino della stessa qualità dei servizi offerta nel proprio paese. Ciò significa che se con il loro abbonamento usufruiscono di velocità 4G e, sempre di più, 5G, non dovrebbero disporre di velocità di rete inferiori in roaming, ovunque queste reti siano disponibili. Per quanto riguarda i servizi 5G, i consumatori dovranno sapere che possono utilizzare determinati servizi e applicazioni durante il roaming. Gli operatori del paese visitato dovrebbero inoltre rispondere alle richieste giustificate di accesso all'ingrosso ai servizi in roaming dando accesso a tutte le tecnologie e alle generazioni di rete.
Accesso efficace ai servizi di emergenza all'estero
La proposta di regolamento mira a garantire che i clienti in roaming possano accedere ai servizi di emergenza e usufruire della trasmissione della localizzazione del chiamante senza soluzione di continuità e gratuitamente, anche attraverso mezzi diversi dalle chiamate vocali, quali SMS o applicazioni di emergenza. I viaggiatori dovrebbero inoltre essere informati dei mezzi per contattare i servizi di emergenza, compresi quelli progettati per le persone con disabilità, disponibili nel paese dell'UE in cui si recano.
Evitare bollette e costi inaspettatamente elevati
Durante il roaming, i viaggiatori dovrebbero poter chiamare con serenità numeri che consentono di accedere a servizi a valore aggiunto, quali servizi di assistenza tecnica, servizi di assistenza clienti di compagnie aeree o di assicurazione, o anche numeri a chiamata gratuita, che possono comportare costi inaspettati in roaming. Le nuove norme sul roaming prevedono che gli operatori forniscano ai consumatori informazioni sufficienti circa i costi più elevati in cui potrebbero incorrere a seguito dell'utilizzo di servizi a valore aggiunto durante il roaming.
Sostenibilità del roaming per gli operatori
Le nuove norme garantiranno che il roaming senza costi aggiuntivi e i maggiori benefici per i consumatori siano sostenibili per gli operatori. Le norme prevedono ulteriori riduzioni dei prezzi del roaming all'ingrosso, cioè i prezzi che gli operatori si applicano a vicenda per l'utilizzo delle rispettive reti quando i loro clienti viaggiano all'estero. I massimali delle tariffe tra operatori sono fissati a un livello che consente a questi ultimi di recuperare i costi legati alla fornitura di servizi di roaming. Al tempo stesso, ciò mantiene gli incentivi a investire nelle reti e ad evitare distorsioni della concorrenza interna nei mercati dei paesi visitati. (aise)
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