Belluno - Paese dalle origini preromane, Auronzo di Cadore è una località nella Val d’Ansiei, l’omonimo torrente che s'immette nel fiume Piave in provincia di Belluno. Il suo nome ha una nascita incerta e secondo una teoria lo avvicinerebbe agli "Eboruntii" o "Aboruntii", gli antichi abitanti del Cadore. Certo è che la val d'Ansiei è abitata sicuramente fin dal II secolo a.C., con iscrizioni che dimostrano anche l'uso della scrittura venetica (almeno per tutto il I secolo d.C.). Il borgo ha da offrire numerose chiese, tra le quali spiccano la parrocchiale di Santa Giustina, della seconda metà del XVIII secolo ma di fondazione duecentesca, Santa Caterina d'Alessandria del XIV secolo e ricostruita in forme tardogotiche nel XVI secolo, la settecentesca Madonna delle Grazie, la quattrocentesca S.S. Rocco e Sebastiano e molte altre. Da visitare anche la frazione di Misurina, detta “la Perla delle Dolomiti”, circondata da una cornice di monti, boschi verdi e caratterizzata da un piccolo lago naturale dove si specchia l’ambiente circostante con le imponenti e frastagliate vette. Menzione speciale per i Bagni Di Gogna, in prossimità del bar Bianco, antiche terme di cui si ha notizia fin dal 1590, famose soprattutto nell'Ottocento per le quattro sorgenti di acque solforose, magnesiache e ferruginose. Una passeggiata intorno al lago permette di ammirare l’ambiente naturale circostante ricco di abeti e faggi, l’abitato di Auronzo e respirare l’aria buona di montagna. Sono proprio le bellezze naturalistiche a rendere unico Auronzo di Cadore. In particolare le Tre Cime di Lavaredo, gioiello delle Dolomiti e Patrimonio dell'Umanità Unesco (da Auronzo si può ammirare il lato Sud, mentre da Misurina è visibile il lato Sud-Ovest). Una delle mete più attraenti delle Dolomiti è anche il Monte Piana, dal quale si gode di un panorama indimenticabile. Il Monte Piana è anche un luogo di memoria: è meta di tutti gli appassionati delle testimonianze delle battaglie combattute durante il primo conflitto mondiale, grazie al Museo storico all'aperto della Prima Guerra Mondiale. Da vedere anche la Riserva Naturale Orientata di Somadida in località Palus San Marco. Al suo interno è possibile visitare un piccolo museo naturalistico con una mostra permanente sugli animali, la Biblioteca del bosco e il Giardino delle Farfalle. In inverno, infine, il territorio offre numerose possibilità: oltre alle due aree sciistiche del Monte Agudo e del Col De Varda, sono presenti numerosi percorsi adatti per il trekking e, con la neve, ideali per le Ciaspe. Alla montagna sono legate anche le radici culturali: da una parte la "Camignada poi sie' refuge", una corsa in montagna non competitiva che si svolge dal 1973, dall'altra i piatti della cucina tipica. Una cucina fatta di miele pregiato, della mela con la quale si preparano le Kodinze (fette di mete tonde essiccate al sole) e il Kodinzon (conserva da spalmare o da utilizzare come dolcificante per il vin brulè o la grappa), canederli ai funghi, "pastin" di carne tritata, “soppressata nostrana”, formaggi tipici come lo Shitz o i DOP Piave e Montasio, "Casunziei" (ravioli ripieni di barbabietola rossa rape o spinaci, ricotta, formaggio ed erba cipollina), gnocchi di patate e vini come il Carso DOC, il Cabernet, il Picolit, il Refosco e il Tocai. Queste sono le Dolomiti venete: paesi immersi nel verde, cibo saporito e aria pura.
COME ARRIVARE: L'aeroporto più vicino è quello di Treviso (126 km). In treno, da Venezia o Padova, raggiungere la stazione di Calalzo di Cadore e proseguire in corriera per Auronzo. In automobile da sud: prendere l'A13 Bologna-Padova, raggiungere il raccordo con l'autostrada A4 Milano-Venezia, all'altezza di Venezia/Mestre prendere l'autostrada A27 per Belluno, a fine autostrada proseguire in direzione Cadore fino ad Auronzo; in automobile da nord (Austria-Dobbiaco): imboccare la strada statale 51 bis per Misurina e scendere a valle fino ad Auronzo.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Da non perdere la bellissima Gola di Fanes. Da vedere anche i Laghi d'Olbe.
( 9Colonne ©IESTV.TV )
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