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Stoccolma: L’omaggio dell’IIC al centenario della nascita di Pasolini

STOCCOLMA - L'anniversario pasoliniano è ricorrenza di particolare rilievo per l'Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma. Pasolini fu infatti ospite dell’Istituto a fine ottobre del 1975, pochi giorni prima di essere ucciso la notte del 2 novembre, per presentare la traduzione svedese delle “Ceneri di Gramsci“ e per introdurre una retrospettiva a lui dedicata presso la cineteca nazionale, la Filmhuset.

Per questo motivo, spiega il direttore Francesco Di Lella, “abbiamo voluto dedicargli un mese di iniziative. Il filo rosso che le collega è la volontà di testimoniare il ruolo ancora vivo della figura di Pasolini nella cultura italiana, per cui il poeta friulano costituisce tutt'oggi un punto di riferimento imprescindibile e un termine dialettico per ogni interrogazione critica sul presente”.

Pasolini 100

Il cinque marzo 1922 nasce a Bologna Pier Paolo Pasolini. Poeta, romanziere, giornalista, regista di alcune fra le pellicole più originali della seconda metà del Novecento, Pasolini ha lasciato in eredità un’opera monumentale, ancora oggi oggetto di studio e fonte di ispirazione per scrittori, cineasti e intellettuali.

Per le celebrazioni del centenario della nascita, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma propone una serie di eventi che spaziano dalla musica alla fotografia, dalla letteratura al cinema, nel tentativo di restituire e attualizzare il messaggio che l’opera di Pasolini ci ha lasciato.

La maggior parte degli eventi avrà luogo nell’ultima settimana di ottobre per ricordare il viaggio che Pasolini fece a Stoccolma alla fine dello stesso mese del 1975.

Il programma si aprirà lunedì 24 ottobre, alle ore 17.00, con l’inaugurazione della mostra “Pasolini. Ipotesi di raffigurazione” a cura di Marco Delogu, Andrea Cortellessa e Silvia de Laude. Il percorso espositivo è composto da un nucleo di immagini d’archivio, al quale si accompagnano fotografie inedite di affermati autori italiani, incentrate sui temi cari a Pasolini dell’autorappresentazione, della rappresentazione della città di Roma e del rapporto tra popolo delle borgate e nuova borghesia urbana. Gli autori delle fotografie sono Jacopo Benassi, Marco Delogu, Plinio De Martiis, Pino Musi, Sabrina Ragucci, Giovanna Silva; integrano questo nucleo le immagini dell’archivio Giuseppe Garrera.

Seguirà, alle ore 18.00, il concerto di Simone Vallerotonda “Méditation – Les quatre saisons de luth”. Scrisse Pasolini nel suo “Poeta delle ceneri” del 1966: “Ebbene, ti confiderò, prima di lasciarti, che io vorrei essere scrittore di musica, vivere con degli strumenti dentro la torre di Viterbo che non riesco a comprare, nel paesaggio più bello del mondo, dove l’Ariosto sarebbe impazzito di gioia nel vedersi ricreato con tanta innocenza di querce, colli, acque e botri, e lì comporre musica, l’unica azione espressiva forse alta, e indefinibile come le azioni della realtà”.

Simone Vallerotonda ha inciso il suo ultimo lavoro nella Sala Consiliare di Palazzo Orsini di Bomarzo (VT) in gennaio 2021, in quell’area dell’alto Lazio tanto cara al poeta friulano e da lui eletta a propria dimora negli ultimi anni della sua vita. Il concerto per liuto, strumento di cui Vallerotonda è virtuoso, porta alla scoperta della musica dei liutisti francesi del ‘600, in un recital composto da quattro parti, ciascuna dedicata a una delle stagioni dell’anno. La selezione dei brani, come dichiarato dal musicista, mira a creare un dialogo con l’opera poetica di Pasolini.

Martedì 25 ottobre, alle ore 16.00, è in programma la giornata di studi “Riflessioni per il domani”, che sarà moderata da Cecilia Schwartz. La prima sessione, intitolata “Da e verso Petrolio: percorsi di narrazione”, vedrà gli interventi di Diego Bertelli e Maria Careri; la seconda “Pasolini e il mondo” quelli di Paolo Lago e Carl Henrik Svenstedt.

La serata proseguirà, alle ore 18:30, con il concerto “Che cosa sono le nuvole?”. Il gruppo di fiati Alchimie Sonore esegue brani di autori di musica contemporanea ispirati all’opera di Pasolini.

Domenica 30 ottobre sarà il cinema Aspen ad ospitare, alle ore 18:00, la proiezione dei film “Mamma Roma” (1962) di Pier Paolo Pasolini e “L’amore molesto” (1995) di Mario Martone.

Con questo dittico, l’Istituto avvia una serie di appuntamenti in cui alcune pellicole di Pasolini sono affiancate a film di autori contemporanei che a lui hanno guardato per trarre ispirazione. Il primo dittico sarà presentato da Astrid Söderbergh Widding, rettrice dell’Università di Stoccolma, e da Massimo Fusillo, professore di Critica Letteraria e Letterature Comparate presso l’Università dell’Aquila.

I “dittici” cinematografici continueranno per tutto il mese di novembre tra l’Istituto Italiano di Cultura e il cinema Aspen: mercoledì 9 novembre, alle ore 16:00, l’Istituto ospiterà la proiezione di “Edipo re” (1967) e di “Luna Rossa” (2001) di Antonio Capuano; domenica 19, alle ore 18:00, il cinema Aspen quelle di “Accattone” (1961) e “Non essere cattivo” (2015) di Claudio Caligari; infine mercoledì 23 si torna in Istituto per assistere a “Il fiore delle mille e una notte” (1974) e “Il racconto dei racconti” (2015) di Matteo Garrone.

(aise)

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