ROMA - La Farnesina chiederà una nuova proroga del termine per l’entrata in vigore dell’accesso con lo Spid ai portali consolari. A renderlo noto è stato il sottosegretario agli esteri Manlio Di Stefano che ieri in Commissione Esteri ha risposto ad una interrogazione di Angela Schirò, deputata Pd eletta all’estero, sul rafforzamento dei servizi consolari. Una necessità “ben nota e per la quale la Farnesina non lesina sforzi”, ha esordito Di Stefano, richiamando il “processo di reintegrazione delle risorse umane” avviato negli anni scorsi, che “ora intendiamo proseguire e potenziare in considerazione dei numerosi pensionamenti previsti nei prossimi anni e della sempre crescente domanda di servizi”. Risorse umane e digitalizzazione i punti fermi della strategia del Ministero. “Per quanto riguarda i dipendenti di ruolo, - ha informato Di Stefano – il concorso per le seconde aree da 400 posti è in fase di svolgimento e dovrebbe concludersi entro la fine dell'anno. Il concorso in fase di svolgimento segue quello che ha portato all'assunzione, lo scorso anno, di oltre 200 nuove terze aree funzionali, segnando un'importante inversione di tendenza sul fronte del reclutamento all'interno della Farnesina. Incentiviamo con strumenti mirati i nuovi assunti a partire verso le sedi consolari in maggiore difficoltà”. Quanto ai contrattisti, il sottosegretario ha ricordato che “nell'ultimo decennio la Farnesina ha stanziato risorse volte a garantire un sensibile incremento del contingente. Dalle 2.532 unità previste nel 2012 si è passati alle 3.100 autorizzate nel 2022, con un incremento di circa 600 unità. Un impegno che trova conferma nella tempestiva sostituzione del personale a contratto andato in pensione, assicurata a tutela dell'erogazione dei servizi. Sempre per il personale a contratto, siamo naturalmente interessati a valutare ulteriori incrementi del contingente, nei limiti delle risorse assegnate, a beneficio degli Uffici consolari”. Anche sul fronte della digitalizzazione e semplificazione dei servizi consolari “l'impegno della Farnesina è crescente”. “Chiederemo un'ulteriore proroga del termine del 31 dicembre 2022 per consentire l'accesso ai portali online della Farnesina senza necessità di disporre delle identità digitali”, ha anticipato il sottosegretario, prima di ricordare che “per promuovere la diffusione dello SPID all'estero. Ambasciate e Consolati sono impegnate in campagne informative sulla sua importanza e sulle modalità di ottenimento, anche grazie alla pagina dedicata agli italiani residenti all'estero sul sito istituzionale dedicato allo SPID”. La Farnesina, inoltre, prosegue “l'interlocuzione con l'Agenzia per l'Italia Digitale per superare le difficoltà nella ricezione dell'SMS su numero di cellulare straniero e nell'utilizzo di istituti di credito stranieri per il bonifico di pagamento. Stiamo inoltre lavorando sulle modalità di autenticazione all'estero, tra cui, ad esempio, l'uso del passaporto biometrico. Alcune Sedi hanno trovato soluzioni grazie agli operatori telefonici locali, in particolare per gli SMS di conferma, e si sono anche accreditate come Responsabile della verifica dell'identità (il cosiddetto “RAO”), facilitando così l'ottenimento delle credenziali per i connazionali meno avvezzi all'uso delle nuove tecnologie”. Altra novità potrebbe riguardare presto il codice fiscale: “con l'Agenzia delle Entrate stiamo inoltre aprendo la possibilità di richiedere digitalmente, sulla piattaforma FastIT, il codice fiscale, di cui molti connazionali all'estero sono sprovvisti ma che è pre-requisito essenziale per l'ottenimento dell'identità digitale”. Il Ministero, ha concluso, è “ben consapevole delle criticità ancora da risolvere”, ma “i connazionali all'estero possono continuare a contare sul nostro incessante impegno a migliorare i servizi consolari, punto di riferimento importante per la vita degli italiani nel mondo”. Nella replica, Schirò si è detta “parzialmente soddisfatta” della risposta. Bene che la Farnesina sia “consapevole della complessità della situazione” e che si stia impegnando ad assumere nuovo personale, ma molte sono “le difficoltà che i nostri connazionali all'estero devono affrontare quotidianamente quando entrano in contatto con l'Amministrazione del nostro Paese”. La deputata ha evidenziato “l'impegno costante dei consoli a risolvere le emergenze più immediate”, auspicando che “si assumano impegni più incisivi per aumentare il personale” e segnalando che “in ogni occasione di incontro – da ultimo, con la comunità italiana di Francoforte – l'esasperazione per i disservizi è assai significativa: finché, infatti, le misure che si adottano non avranno ricadute concrete sulla condizione di questi connazionali, è doveroso chiedere interventi aggiuntivi per tutelare i diritti di cittadinanza dei connazionali stessi, nonché l'immagine che il nostro Paese dà di se stesso all'estero”. “La questione nodale – ha ribadito – è la disponibilità di nuovo personale, sia di ruolo sia a contratto, nonché l'esigenza di compiere significativi progressi anche in previsione della prossima legge di bilancio, affrontando in maniera strutturale questi nodi. È necessaria piuttosto l'espressione di una chiara volontà politica in questa direzione, che veda unite le forze parlamentari e di Governo nell'impegno ad affrontare seriamente una situazione non più sostenibile”.
(aise)
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