Continua la campagna di incontri del Coordinamento delle Associazioni Regionali Siciliane dell’Emigrazione (CARSE) con le numerose associazioni siciliane sparse per il mondo. Dopo la nomina del coordinatore CARSE dello Stato del Victoria (Australia), in queste è stata la volta delle associazioni siciliane del Sud Africa.
Un incontro, dunque, voluto e organizzato da Salvatore Cristaudi, presidente della federazione delle associazioni. La riunione è stata introdotta dal presidente del CARSE, Salvatore Augello, che ha illustrato le motivazioni che hanno spinto negli anni passati le associazioni regionali a mettersi assieme nel coordinamento, per unire le forze e cercare di spingere la politica siciliana a tornare ad occuparsi degli emigrati.
“Non trova spiegazione accettabile il fatto che dal 2012 l’emigrazione e l’associazionismo venisse lasciato fuori dai bilanci regionali, compreso l’ultimo approvato l’altra sera - ha spiegato Augello -. Un bilancio triennale che mobilita oltre 50 miliardi, che trova soldi per tutti, ma che non riesce a trovare qualche centinaio di migliaia di euro per l’emigrazione. Una decisione che lascia l’amaro in bocca e che ancora una volta evidenzia il disinteresse sia della maggioranza che dell’opposizione. È in questo terreno ostile che il CARSE cerca di unificare il movimento nel tentativo di risvegliare anche presso la regione Siciliana un maggiore interessamento verso le proprie comunità emigrate”.
Augello ricorda anche come l’emigrazione sia una grande risorsa che alcune regioni italiane hanno capito e cercano di utilizzarla come leva di sviluppo economico e culturale per le proprie popolazioni, mentre ci sono regioni che ancora non hanno capito tale potenzialità e tra queste la Sicilia, che invece dimenticano le centinaia di migliaia di figli sparsi nei quattro continenti.
Salvatore Cristaudi, sintetizza la storia dell’associazione siciliana del Sud Africa, sottolineando intanto il fatto che il nome è stato scelto apposta, per evitare campanilismi che nell’associazionismo spesso costituiscono steccati. Sottolinea anche il fatto che l’emigrazione si trasforma e che loro seguendo questa indicazione che viene dall’associazionismo e volendo anche loro perseguire l’unità, pensano di lavorare per intercettare l’associazionismo giovanile e farne un contenitore mediterraneo.
Sulla stessa lunghezza d’onda Gisella Reale di Durban, che vede nell’associazionismo un’occasione per rilanciare la cultura, il commercio, un possibile accordo con il consorzio del cibo o con l’Istituto Regionale Vini ed oli di Sicilia, con le università col fine di rilanciare anche la formazione.
Rino Giuliani della Fernando santi nazionale condivide le cose dette sia da Cristaudi che da Augello e si congratula con gli sforzi fatti dal CARSE sia per arrivare al rinnovo della consulta regionale, che per l’idea dell’archivio dell’emigrazione siciliana.
Francesca della UIL in Sud Africa, da siciliana di quinta generazione, auspica una intensificazione degli scambi, anche a livello di informazione, cose che la consulta potrebbe garantire.
Anche Salvo Morabito e Vittorio Anastasi, unitamente a Sebastiano D’Angelo tutti e tre del CARSE, intervengono per sollecitare altri incontri come il presente, per rinsaldare i contatti con il movimento dell’associazionismo, poiché se “muore l’associazionismo muore la cultura”, come afferma Cristaudi.
Conclude la riunione il presidente Salvatore Augello, che ribadisce l’importanza di una maggiore unità tra le varie associazioni, superando steccati ideologici e strumentalismi che danneggiano il movimento associativo. Riferendosi ai giovani, ha detto che “non basta parlare di rinnovamento decidendo quello che secondo noi piace ai giovani. È invece importante dare a loro la possibilità di decidere sulle loro esigenze”. Infine c’è associazionismo ed associazionismo, ci sono associazioni che si riuniscono una volta l’anno per fare la spaghettata e ce ne sono tantissime invece che cercano di interagire con i problemi degli emigrati e con le loro esigenze. Infine, riferendosi all’associazionismo regionale, afferma che è un arricchimento del movimento se lo stesso non è vissuto in conflitto o con spinte campanilistiche, ma con l’obiettivo di rafforzare l’unità pur nella diversità. Conclude comunicando che nella prossima riunione del CARSE, si provvederà a nominare un coordinatore CARSE per il Sud Africa. (aise)
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