Settimana della Cucina Italiana nel Mondo: la Calabria ionica protagonista ad Amburgo
- 25 nov 2021
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- Giunta alla sesta edizione, la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo è dedicata quest’anno al tema “Tradizione e prospettive della cucina italiana: consapevolezza e valorizzazione della sostenibilità alimentare”.
In questo contesto, ma anche in quello più ampio della rassegna intitolata “Verso sud: Calabria”, che dal 2020 al 2021 ha presentato e presenta un interessantissimo programma di conferenze, esposizioni e film alla scoperta della Regione Calabria (con concessione del patrocinio da parte della regione), l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo il 26 novembre alle 19 incontrerà online sul proprio canale YouTube la giovane chef Stella Rudi, che racconterà la realtà della sua Azienda Agricola “La Sena”, a pochi chilometri dalla costa ionica calabrese.
L’incontro è organizzato dall’Istituto in collaborazione con l’Agriturismo La Sena, di Santa Caterina dello Ionio Marina, un paese di 2100 abitanti in provincia di Catanzaro e gestito da anni da Stella Rudi e dalla sua famiglia, una famiglia che pur mantenendo le sue tradizioni oggi guarda al futuro. Il terreno coltivato ad uliveti, gli agrumi e le colture stagionali rendono la cucina della famiglia Rudi un caso esemplare di gestione a km zero.
Fiore all’occhiello della cucina Rudi è il suino nero di Calabria, una specie che ha rischiato l’estinzione e che oggi rappresenta un’importante ricchezza del territorio calabrese. Stella Rudi racconterà una storia di cura del territorio e condurrà il pubblico in cucina, alla scoperta di preziose ricette di famiglia.
Negli anni Settanta, con i crescenti movimenti migratori e il conseguente svuotamento delle campagne, il maiale nero ha rischiato l’estinzione. L’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e i Servizi in Agricoltura è riuscita ad impedirne la totale scomparsa, conservando gli ultimi capi ad Acri, in provincia di Cosenza. In seguito il maiale nero è stato iscritto tra le Razze Suine ed è stato reintrodotto in un numero crescente di allevamenti allo stato brado o semi-brado: oggi si contano quasi cinquanta allevamenti, sparsi nella regione, dal Pollino e dalla provincia di Cosenza all’Aspromonte e al reggino. Il maiale nero si distingue per l’indole rustica, che lo porta a vivere in libertà, allo stato brado, o al massimo semi-brado, habitus che rende le sue carni particolarmente pregiate e prive di grassi.
Sullo scorcio del secolo il romanziere inglese George Gissing scriveva che “[…] qui [in Calabria], dovunque mi volgessi, incontravo maiali neri e magri che grugnivano, sgambettavano e strillavano” (By the Ionian Sea: Notes of a Ramble in Southern Italy, 1901). Il maialino nero è d’altro canto più volte evocato nelle pagine di Corrado Alvaro.
Gli appuntamenti organizzati nella rassegna “Verso Sud/Calabria” dal 2020 ad oggi hanno toccato temi differenti e mostrato una panoramica vasta di ambiti culturali: la fotografia, la storia dell’arte, il patrimonio monumentale, la cinematografia, la letteratura e la gastronomia e si sono svolti per promuovere presso il pubblico tedesco una conoscenza puntuale del contesto territoriale della Regione.
Tra gli eventi organizzati anche la mostra fotografica di Antonio Condorelli dedicata ai carbonai silani, le proiezioni e gli incontri con le registe di “Un paese di Calabria” di Shu Aiello e Catherine Catella (2016) e “Arbëria” di Francesca Olivieri (2018-19), la presentazione del libro Statale 106 di Antonio Talia (gennaio 2021) e un approfondimento dedicato al Parco Nazionale della Sila su cui sono disponibili due podcasts sul canale Spreaker dell’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo. (aise)
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