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“SAN PIETROBURGO LEGGE”: I LIBRI PROPOSTI DALL’IIC



SAN PIETROBURGO - Nel 2021 continua il progetto “San Pietroburgo legge” concepito nel 2009, nell’ambito del quale, con il patrocinio del Comitato per la Cultura di San Pietroburgo e con la partecipazione dei centri culturali dei vari paesi accreditati a San Pietroburgo, vengono selezionati il miglior libro straniero non tradotto in lingua russa e il miglior libro straniero tradotto in lingua russa. L’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo quest’anno presenta due libri: “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” di Remo Rapino, pubblicato nel 2019 da minimum fax, e “Il nero e l’argento” di Paolo Giordano, tradotto da Anna Jampolskaja, pubblicato dalla casa editrice АSТ: Corpus di Mosca nel 2017. La votazione è aperta sino al 31 dicembre sul sito della Biblioteca Majakovskij. Vincitore del Premio Campiello 2020 e del Premio Cielo d'Alcamo per il miglior excipit, nonché finalista al Premio Napoli, al Premio Sila '49, al Premio Subiaco Città del Libro, al Premio Letterario Città di Rieti Centro d'Italia e candidato al Premio Strega, il romanzo di Rapino ripercorre parte della storia d'Italia, dal fascismo all'autunno caldo e agli anni di piombo, con uno sguardo atipico, ossia attraverso le vicende del protagonista Bonfiglio Liborio (1926-2010), la “cocciamatte” del paese. Nato nel 1926, Liborio cresce con la madre e il nonno finché non muoiono entrambi, per un incidente su un cantiere lui e per malattia lei. Rimasto solo, Liborio che amava la scuola ma ha potuto frequentare solo le elementari e non si separa mai dal libro Cuore regalatogli dal maestro, lascia il faticoso lavoro dal funaro e diventa garzone dal barbiere. Siamo in un piccolo paese del Sud, da cui Liborio partirà per cercare fortuna a Milano dopo aver fatto il militare e perso l’unica donna che amava andata in sposa a un altro. In “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio”, Remo Rapino dà voce a un uomo anziano che ne ha passate tante: dall’esperienza di operaio in Lombardia e in Emilia al ricovero in manicomio fino al ritorno al paese dove viene considerato matto. Attraverso Liborio, i suoi furori e i suoi slanci e la sua grande forza espressiva, Rapino racconta la storia del secolo passato e ne illumina gli aspetti rimasti più in ombra. Dal 1926, anno in cui viene al mondo, al 2010, anno in cui si appresta a uscire di scena, Liborio celebrerà, in una cronaca esilarante e malinconica di fallimenti e rivincite, il carnevale di questo secolo, i suoi segni neri, ma anche tutta la sua follia e il suo coraggio. Attraverso il miracolo di una lingua imprevedibile, storta e circolare, a metà tra tradizione e funambolismo, Remo Rapino ha scritto un romanzo che diverte e commuove e pulsa in ogni rigo di una fragile ma ostinata umanità, quella che soltanto un matto come Liborio, vissuto ai margini, tra tanti sogni andati al macero e parole perdute, poteva conservare. Nato nel 1951 a Casalanguida, in provincia di Chieti, Remo Rapino risiede a Lanciano dove è stato docente di filosofia e storia nel locale liceo. All'attività da docente, accompagna sin dal 1993 quella di scrittore e poeta. Ha pubblicato, tra gli altri, Dissintonie (1993), La vita buona (1996), Caffetteria (1998), Cominciamo dai salici (2002), Un cortile di parole (2006), I ragazzi che dicevano okay e Il salice, il grano, la rosa (2011), Esercizi di ribellione (2012), Quaderni, storie di calcio quasi vere (2015), Vite di sguincio (2017). Tra le sue opere compaiono le raccolte di poesia La profezia di Kavafis (2003) e Le biciclette alle case di ringhiera (2017). Nel 2019 pubblica, per la casa editrice indipendente minimum fax, Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio. “Il nero e l’argento” di Paolo Giordano è la storia di un amore giovane. Di una coppia felice e inesperta, spaventata di scoprire, giorno dopo giorno, le molteplici forme dell’abbandono. Perché anche le famiglie possono soffrire di solitudine, proprio come le persone. Ad accudire in silenzio tutte le incertezze, oltre a prendersi cura del loro bambino, ci ha sempre pensato la signora A. Per questo, quando arriva un male a portarsela via, si spalanca in casa un vuoto improvviso. Nora e suo marito devono ancora accorgersi che il coraggio della signora A., ormai, appartiene anche a loro. È dentro le stanze che le famiglie crescono: strepitanti, incerte, allegre, spaventate. Giovani coppie alle prime armi, pronte ad abbracciarsi o a perdersi. Come Nora e suo marito. Ma di quelle stanze bisogna prima o poi spalancare porte e finestre, aprirsi al tempo che passa, all’aria di fuori. “A lungo andare ogni amore ha bisogno di qualcuno che lo veda e riconosca, che lo avvalori, altrimenti rischia di essere scambiato per un malinteso”. È così che la signora A., nell’attimo stesso in cui entra in casa per occuparsi delle faccende domestiche, diventa la custode di una relazione, la bussola per orientarsi nella bonaccia e nella burrasca. Con le pantofole allineate accanto alla porta e gli scontrini esatti al centesimo, l’appropriazione indebita della cucina e i pochi tesori di una sua vita segreta, appare fin da subito solida, testarda, magica, incrollabile. “La signora A. era la sola vera testimone dell’impresa che compivamo giorno dopo giorno, la sola testimone del legame che ci univa. Senza il suo sguardo ci sentivamo in pericolo”. Ci sono molti modi per raccontare una storia d’amore. Paolo Giordano ha scelto la via più sensibile: registrare come un sismografo le scosse del quotidiano, gli slanci e i dolori, l’incapacità e il desiderio. Solo un piccolo naufragio, il primo fra i tanti che una coppia si troverà ad affrontare. Paolo Giordano vive a San Mauro Torinese (TO). A Torino studia e si laurea con lode, nell'anno accademico 2005-2006, in fisica delle interazioni fondamentali, con una tesi premiata fra le migliori. Vince una borsa di studio per frequentare il corso di dottorato di ricerca in fisica delle particelle, presso la Scuola di dottorato in Scienza e alta tecnologia del medesimo ateneo. In un progetto co-finanziato dall'Istituto nazionale di fisica nucleare, studia le proprietà del quark bottom. Consegue il dottorato di ricerca in fisica teorica nel 2010. È autore del romanzo La solitudine dei numeri primi, edito da Arnoldo Mondadori Editore nel gennaio del 2008, che vince nello stesso anno il premio Campiello Opera Prima, il premio Fiesole Narrativa Under 40, il Premio Strega e il Premio letterario Merck Serono; a 26 anni è il più giovane scrittore ad aver vinto lo Strega. Secondo Tuttolibri, La solitudine dei numeri primi è il libro più venduto in Italia nel 2008, con più di un milione di copie acquistate. (aise)


09/03/21

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