“L’Ambasciata a Mosca e i Consolati generali a Mosca e San Pietroburgo si rammaricano delle difficoltà affrontate in questi giorni dai cittadini russi che si stanno rivolgendo ai Centri visti italiani nella Federazione”. È quanto si legge in una nota dell’Ambasciata, in cui si spiega che “purtroppo il funzionamento ordinario dei Consolati Generali d’Italia in Russia è stato interrotto a causa della mancanza del personale, nonché delle difficoltà affrontate dalla Banca Intesa che cura le transazioni relative ai diritti consolari”.
Per il momento, si spiega nella nota, solo i cittadini russi che hanno già pagato la tassa consolare e hanno una conferma stampata possono richiedere un visto per l’Italia.
A questi si aggiungono tutte le categorie di persone esenti dal pagamento dei diritti per il trattamento delle domande di visto, cioè:
• i parenti stretti: coniugi, figli (inclusi i figli adottivi), genitori (inclusi i tutori), nonni e nipoti, di cittadini dell'Unione europea e della Federazione russa che soggiornano legalmente nel territorio degli Stati membri;
• i disabili ed eventuali accompagnatori;
• i partecipanti ad attività scientifiche, culturali ed artistiche, inclusi i programmi di scambi universitari o di altro tipo;
• i partecipanti a programmi di scambio ufficiali organizzati da città gemellate.
“L’Ambasciata, il Consolato Generale d’Italia a Mosca ed il Consolato Generale a San Pietroburgo – conclude la nota – si stanno impegnando per ripristinare al più presto la normale operatività delle nostre istituzioni a beneficio dei cittadini russi e italiani”. (aise)
Commenti