La Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha svolto l’audizione del Sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, sul rilancio del Made in Italy, con specifico riferimento ai prodotti agroalimentari. Come ha precisato lo stesso Di Stefano il 2021 ha visto una crescita del prodotto interno lordo e il raggiungimento della quota di oltre 500 miliardi di euro per l’export italiano: un aumento del 18% rispetto al 2020 e un aumento del 7% rispetto al 2019 che pure aveva visto un boom nell’export. Il Sottosegretario ha rilevato come sia stato proprio il settore agroalimentare a registrare una delle maggiori crescite: “una crescita importante soprattutto nell’interscambio con l’estero dove la filiera agroalimentare, nonostante la contrazione dell’economia interna, si è confermata un pilastro particolarmente resiliente”, ha spiegato Di Stefano evidenziando come la già ottima performance del 2020 sia stata replicata nel 2021 con una crescita di oltre il 10%. “L’Europa si è confermata come primo mercato di riferimento per i nostri prodotti”, ha evidenziato Di Stefano parlando di una quota di circa il 70% dell’intero export, seguito dal mercato americano e asiatico. Il Sottosegretario ha ricordato gli strumenti messi in campo dalla Farnesina nel processo di internazionalizzazione soprattutto delle piccole e medie imprese, insieme ad Agenzia ICE, per rafforzare in particolare le eccellenze come parte integrante della storia e della cultura del Paese. Di Stefano ha menzionato il Patto per l’Export che ridisegna le finalità di sostegno pubblico all’export e all’internazionalizzazione. Finora sono stati stanziati 5,7 miliardi di euro di risorse direttamente impiegate, frutto anche di una rivisitazione del ruolo del Maeci che ha assunto su di sé dal 2019 questo nuovo settore con le dovute deleghe. Di Stefano ha parlato però del ritardo strutturale dell’Italia per la dotazione digitale, con un’attenzione rivolta soprattutto alle piccole e medie imprese che sono il 92% della nostra imprenditoria il cui sviluppo però spesso ha risentito del gap tecnologico. Il Sottosegretario ha ricordato il portale interattivo export.gov.it lanciato nel 2020: il portale fa parte della triade composta anche dal portale made in italy e dal portale investinitaly. Di Stefano ha parlato anche di nuove figure come il temporary export manager a disposizione delle aziende; oltre a questo si è menzionata l’accademia smart export per l’internazionalizzazione e l’accrescimento delle competenze digitali: più di 7mila imprese hanno finora usufruito dei moduli formativi. Altro capitolo importante sono gli strumenti di finanza agevolata dopo la riforma del 2019 che ha offerto la possibilità di mettere a bando questi fondi speciali, come quello gestito da Farnesina e Simest. Sullo sfondo ci sono anche gli strumenti finanziari consentiti ora dal PNRR. Anche il settore fieristico ha usufruito di questi strumenti, ammortizzando così le perdite ingenti dovute al periodo pandemico. Molte sono state anche le operazioni effettuate sul fronte della transizione digitale ed ecologica. Nell’ambito della comunicazione è stata lanciata la campagna di branding nazionale chiamata BeIT. Per quanto riguarda il settore agroalimentare numerose sono le iniziative che riguardano Paesi di destinazione come Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti che si sommano ad altre in programma in mercati potenzialmente fruttuosi come i Paesi del Golfo, l’Asia orientale e Sudest asiatico. Di Stefano ha altresì ricordato le ripercussioni sull’economia degli eventi bellici in corso in Ucraina. “Questa guerra sta provocando conseguenze serie anche per il settore agroalimentare”, ha evidenziato il Sottosegretario parlando di difficoltà logistiche e finanziarie per le imprese. Da qui l’impegno della Farnesina per potenziare il sostegno alle filiere maggiormente esposte alla crisi internazionale. Come ha rilevato Di Stefano il settore agroalimentare aveva raggiunto quote importanti verso la Russia negli ultimi anni. Conseguenze particolarmente gravi riguardano ora il settore di beni primari come grano e mais. (Inform)
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