Consolidare e incrementare gli scambi commerciali e favorire le opportunità di rilancio post pandemia. Con queste premesse si è svolto ieri a Palazzo Lombardia, il Forum economico Italia-Romania “Restart Insieme”.
L'appuntamento, alla seconda edizione, è stato replicato a distanza di un anno con l'allargamento al mondo imprenditoriale. Hanno partecipato tra gli altri, l'assessore lombardo allo Sviluppo economico Guido Guidesi, il sottosegretario ai Rapporti con le Delegazioni internazionali Alan Christian Rizzi, il segretario di Stato Ministero dell'Economia, Imprenditoria e Turismo della Romania Terente Ciui, l'ambasciatore della Romania in Italia, George Gabriel Bologan e il presidente della Camera di Commercio Italo romena di Milano, Walter d'Alessandro.
"Con questa iniziativa - ha detto Rizzi - vogliamo rinsaldare i rapporti già molto stretti che intercorrono tra la Lombardia e la Romania e capire insieme quali siano le strade da percorrere per far sì che questo legame possa essere un'opportunità reciproca per la ripartenza".
"Per la Lombardia - ha aggiunto - la Romania è un partner importantissimo, con il quale sussistono relazioni molto strette. L'interscambio economico è sempre stato di dimensioni notevoli, e superava nel 2019 i 3,25 miliardi di euro. Il Covid, poi, nel 2020 lo ha ridotto".
"Già dal primo semestre 2021 - ha sottolineato - abbiamo però assistito a un rimbalzo notevole, nell'ordine di quasi +32% rispetto al primo semestre dell'anno precedente, a testimonianza del potenziale che esiste tra i rispettivi territori".
L'Italia è il secondo partner commerciale della Romania, crocevia di idee e opportunità, piattaforma per oltre 70.000 imprese. A meno di 900 chilometri dal confine italiano, la Romania incoraggia investimenti in infrastrutture, IT, ricerca e sviluppo, meccanizzazione agricola, industria tessile e chimica e costituisce il terreno di sviluppo per oltre 50.000 aziende italiane. L'alto valore dell'attuale interscambio bilaterale indica la ripartenza di entrambe le economie.
"I rapporti, quindi, sono solidi su tutti i fronti - ha ribadito - e possono essere la base di partenza per tante iniziative condivise di rilancio. A livello di cooperazione istituzionale e d'impresa e nell'ottica dei Piani di rilancio nazionali inseriti nel recovery plan europeo".
"Sono sicuro che - ha concluso il sottosegretario - questa sia dunque la base di confronto per lavorare a ulteriori progetti comuni".
(aise)
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