ROMA - A chiederlo è Laura Garavini, senatrice eletta in Europa, in una interrogazione ai Ministri degli esteri e dell'innovazione tecnologica, Di Maio e Colao.
“Il processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione – scrive la parlamentare nella premessa – è stato avviato con la legge 7 agosto 2015, n. 124, (...) con l'obiettivo meritorio di rendere la pubblica amministrazione più efficiente ed accessibile, continuando a procedere nell'implementazione anche nei mesi di lockdown; la digitalizzazione dei servizi pubblici ha opportunamente coinvolto anche gli italiani iscritti all'AIRE, attraverso, ad esempio, l'erogazione all'estero della CIE, la carta di identità elettronica, prevista dal decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, come pure una serie di altri servizi attraverso il portale dei servizi consolari del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale "Fast It”".
“Fino al marzo 2023 – ricorda Garavini – la fruizione dei servizi consolari in rete non sarà vincolata all'obbligo di carta di identità elettronica o di SPID, come avviene già adesso per i residenti in Italia. Lo slittamento si è reso necessario a causa delle difficoltà ancora riscontrate dagli italiani iscritti all'AIRE nella creazione di un'identità digitale e, in linea generale, nell'accesso ai servizi in rete a causa di un diffuso e ancora persistente analfabetismo digitale legato all'età media avanzata e all'indisponibilità per molti di un PC collegato a internet o di uno smartphone”.
“Il portale per i servizi consolari "Fast It" - continua la senatrice – rimarrà accessibile tramite la semplice richiesta di credenziali ottenibile attraverso la compilazione del form online. In particolare, la necessità di rilascio e utilizzo dell'identità SPID è stata rinviata a dicembre 2022, mentre l'obbligo della CIE entrerà in vigore a marzo 2023; per i prossimi due anni, quindi, gli italiani residenti all'estero potranno ancora accedere ai servizi consolari attraverso il portale "Fast It" tramite registrazione”.
“I connazionali però evidenziano una serie di limiti tecnici nel funzionamento del portale”, segnala Garavini; “in particolare, per quanto riguarda il rilascio della carta di identità elettronica, sono ancora necessari circa cinque mesi di attesa per ottenere un appuntamento per le impronte digitali e il sistema non consente la prenotazione di un appuntamento raggruppato per un'intera famiglia. Ne consegue che uno stesso nucleo familiare è costretto più volte a spostarsi per le impronte digitali”.
Quanto all'inserimento dei dati degli iscritti all'AIRE, “la complessità del sistema – riporta Garavini – genera purtroppo moltissimi errori durante la compilazione della domanda. I nostri connazionali scrivono il numero della carta d'identità sia sulla riga del passaporto che sulla riga della carta d'identità, non digitano le maiuscole all'inizio del nome o del cognome o sbagliano il comune di iscrizione AIRE, poiché non è chiaro se venga richiesto di indicare il Paese di registrazione AIRE in Italia o la località di residenza all'estero. Il codice di verifica è spesso difficilmente leggibile, si sbaglia facilmente e si devono ripetere di nuovo gli ultimi passaggi”.
“L'utilizzo del portale "Fast It" – scrive ancora la senatrice – continua ad essere molto complesso anche rispetto alla comunicazione del cambio di residenza, come pure per una nuova registrazione AIRE, in particolare nella parte relativa alla denuncia di figli residenti nella stessa abitazione. Il sistema genera errori anche per la sua macchinosità, poiché prevede l'apertura di almeno cinque pagine diverse e altrettanti passaggi prima di arrivare alla domanda vera e propria. Le pagine devono essere obbligatoriamente compilate, anche quando prevedono opzioni che non riguardano il soggetto interessato (ad esempio la trasmissione di un atto di nascita che ancora non è stato emesso dal consolato competente)”.
Garavini, quindi, chiede ai ministri se non intendano “promuovere la realizzazione di un sistema di registrazione più semplice e maggiormente intuitivo, sollecitando una revisione di alcuni aspetti tecnici del portale "Fast It", in particolare chiedendo una riprogrammazione che consenta alle famiglie un'unica prenotazione per appuntamento e, quindi, un unico viaggio, e che renda più fruibile e più facile la compilazione delle domande, ad esempio inserendo in automatico le lettere maiuscole all'inizio del nome e cognome, rendendo più grande e leggibile il codice di verifica e, all'atto dell'indicazione della città di residenza estera, tenendo conto del fatto che le località estere non sono assimilabili a quelle italiane nella tradizione suddivisione geografica tra regioni e province” e se non sia “opportuno sviluppare un sistema di raccolta delle segnalazioni dei problemi riscontrati dagli utenti, con l'obiettivo di rendere i sistemi di registrazione più semplici, più pratici e unici per tutti”. (aise - IESTV.TV )
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