Nel primo semestre 2022, il Gruppo SACE, tornato sotto il controllo diretto del Ministero dell’Economia e delle Finanze lo scorso marzo, ha sostenuto oltre 13mila progetti e contratti di aziende italiane all’estero e sul mercato domestico, mobilitando risorse per circa 21 miliardi di euro, in crescita del 54% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. È quanto riporta il Gruppo assicurativo finanziario italiano annunciando i risultati del primo semestre 2022. Dati, viene evidenziato, che hanno subito il profondo impatto del conflitto in corso, le cui conseguenze si ripercuotono non solo sull’aumento delle tensioni geopolitiche, ma anche sui costi di produzione (alimentati dalle pressioni inflazionistiche e dalla minore disponibilità di materie prime) e sul deterioramento generale della fiducia, con una conseguente diminuzione delle prospettive di crescita del PIL mondiale (atteso crescere attorno al 3%), nazionale (+3,2%) e del commercio internazionale (+3,8%).
Anche l’export, solido motore dell’economia italiana, - rileva Sace – risente del peggioramento del contesto mondiale ed è previsto crescere a un ritmo più lento, con implicazioni sulla bilancia commerciale, che vede un aumento delle importazioni imputabile all’incremento dei prezzi delle materie prime.
I DATI
Nei primi sei mesi dell’anno, SACE ha garantito finanziamenti e assicurato contratti per circa 16 miliardi di euro a supporto della competitività delle imprese italiane grazie alle sue tre operatività.
In particolare, 4,3 miliardi di euro sono andati a sostegno delle attività di export e internazionalizzazione.
Il dato, seppur in crescita rispetto al primo semestre 2021, inizia a esprimere il rallentamento dell’export e il deterioramento del clima di fiducia, con una diminuzione dei grandi progetti di medio-lungo periodo che si rifletterà sul valore di fine anno.
Altri 11 miliardi di euro sono stati destinati al mercato domestico a sostegno alla liquidità delle imprese italiane danneggiate dal Covid-19 attraverso Garanzia Italia.
Quest’operatività, che si è conclusa il 30 giugno 2022, con la fine del Temporary Crisis Framework previsto dalla Commissione Europea – è risultata in crescita sia nei numeri (+73%) che negli importi (+100%). Complessivamente, dall’inizio dell’operatività ad aprile 2020 (al 30 giugno 2022) SACE ha garantito 42 miliardi di euro su circa 6.400 richieste ricevute, fornendo il massimo sostegno alle imprese per fronteggiare l’emergenza pandemica.
Infine, 0,7 miliardi di euro sul mercato domestico a supporto degli investimenti in sostenibilità delle imprese italiane attraverso le garanzie green, nell’ambito del mandato di SACE di attuazione del Green New Deal italiano.
Nel primo semestre 2022, sono stati sostenuti più di 80 progetti connessi alla transizione ecologica di imprese e Paese, decuplicando il dato registrato lo scorso anno e arrivando così a superare i 5 miliardi di euro di investimenti supportati dall’inizio dell’operatività. L’aumento del numero di operazioni è frutto della conclusione di diverse convenzioni con i principali Istituti di credito a beneficio soprattutto di PMI e Mid corporate.
Positiva la performance delle altre società del Gruppo SACE che insieme hanno mobilitato 4,9 miliardi a sostegno delle attività delle imprese italiane (+13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).
Le risorse mobilitate da SACE BT, la società specializzata nell’assicurazione del credito a breve termine, nelle cauzioni e nella protezione dai rischi della costruzione, sono pari 2,4 miliardi di euro (+12% rispetto al primo semestre 2021), con una buona performance della raccolta premi su tutti i rami e una sinistrosità contenuta nel credito e nelle cauzioni.
Prosegue la buona performance di SACE FCT, la società di factoring del Gruppo, che nel primo semestre del 2022 ha smobilizzato crediti delle imprese italiane per 2,5 miliardi di euro (+13% rispetto agli ottimi risultati dello stesso periodo dello scorso anno).
SACE SRV, la società del Gruppo specializzata nel recupero crediti, ha fatto segnare attività e ricavi in crescita su tutti i suoi ambiti di operatività (gestione del patrimonio informativo, recupero crediti e customer care).
LE NUOVE GARANZIE DI SACE A SUPPORTO DEL SISTEMA PAESE
Nel primo semestre 2022, sono stati emanati due Decreti Legge che affidano a SACE il mandato di sostenere le imprese per fronteggiare gli impatti negativi dell’attuale scenario macroeconomico: il Decreto “Energia” (DL 21/2022) e il Decreto “Aiuti” (DL 50/2022) prevedono, infatti, una serie di misure per mitigare gli effetti negativi della crisi russo-ucraina e il conseguente aumento del costo delle fonti energetiche.
Nel Decreto “Energia”, la garanzia SACE viene applicata ai finanziamenti per sostenere le esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di energia elettrica e gas naturale e, in attesa di via libera da parte della Commissione Europea, alle compagnie di assicurazione del credito e delle cauzioni per agevolare la rateizzazione e la dilazione dei pagamenti.
Il Decreto “Aiuti” prevede un intervento di SACE all’interno del Temporary Crisis Framework europeo. Attraverso il nuovo strumento emergenziale Garanzia SupportItalia, le imprese possono accedere a finanziamenti, con garanzia SACE, per sostenere il fabbisogno di liquidità, con l’obiettivo di fronteggiare gli effetti negativi derivanti dalla crisi russo-ucraina e assicurare una continuità operativa: dalla contrazione delle vendite, alla diminuzione della produzione dovuta a rallentamenti nelle catene di approvvigionamento di materie prime, dalla cancellazione di contratti con controparti russe, ucraine e bielorusse, ai forti rincari dei costi per energia e gas.
(aise)
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