L’Istituto Italiano di Cultura di Praga, in collaborazione con la Galleria Nazionale di Praga, in occasione del bicentenario della morte di Antonio Canova, vuole rendere omaggio al grande artista veneto con un convegno dedicato al suo genio senza tempo, i cui capolavori, ispirati all’arte classica, hanno ispirato artisti di ogni tempo e trovano posto nei più importanti musei del mondo, dal Louvre all’Hermitage. La conferenza in suo onore si terrà mercoledì prossimo, 16 febbraio, alle ore 18.00 presso la Cappella barocca dell’Istituto Italiano di Cultura.
Durante l’iniziativa si discuterà dell’opera dello scultore e pittore nato a Possagno, dove la Gypsotheca a lui dedicata accoglie gran parte delle sue opere. A discuterne saranno dunque, tra gli altri, Moira Mascotto, direttrice della Fondazione Canova Onlus e del Museo di Possagno, che delineerà i punti salienti della biografia di Antonio Canova descrivendo le collezioni conservate presso il Museo di Possagno, paese che ha dato i natali all’artista e dove oggi riposano le sue spoglie; Petr Šámal, curatore della Collezione di grafica e disegni della Galleria Nazionale di Praga che affronterà il tema “L’eredità di Antonio Canova nell’Europa centrale”. L’intervento analizza in che modo e in quale misura il lavoro del fondatore della scultura neoclassica si riflette nella cultura artistica dell'Europa centrale intorno al 1800 e oltre, esaminando i canali di comunicazione attraverso i quali l’opera di Canova può essersi diffusa; Susanna Z. Wagner, curatrice della Collezione di arte moderna e contemporanea della Galleria Nazionale di Praga, che si concentrerà sull’eredità di Antonio Canova nel Contemporaneo. Si sofferma sul confronto tra l'imitazione canoviana della scultura greca e l'appropriazione del canone classico nei linguaggi contemporanei. L'interpretazione contemporanea di Canova è bivalente, da una parte si tende ad una visione ideale ed estetizzante del corpo umano, dall'altra all'imperfezione, all'introversione e deformazione. (aise)
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