ROMA - Seicento milioni di euro per attrarre in Italia 1.700 ricercatori vincitori di bandi europei. Il decreto del ministro dell’Università e della Ricerca n. 894 ha definito il quadro di riferimento specifico per l’attuazione dell’investimento previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) finalizzato a sostenere l’ingresso o il rientro nel nostro Paese di giovani ricercatori. “È un’occasione straordinaria, per i ricercatori e per il sistema italiano”, sottolinea il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. “Stiamo investendo sul nostro futuro e abbiamo deciso di farlo puntando sui giovani che hanno delle proposte progettuali già valutate positivamente a livello europeo che si vogliano svolgere o continuare in università o enti di ricerca italiani. Siamo in grado oggi di dare a questi giovani l’autonomia sufficiente a poter lavorare in ricerca nel modo migliore, con fondi e con l’ambiente giusto”. In particolare, il decreto è destinato alle chiamate e alle assunzioni nelle università italiane, negli istituti di istruzione universitaria a ordinamento speciale e negli enti pubblici di ricerca di vincitori di Starting Grants dello European Research Council (ERC) e di borse Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships e Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellowships (MSCA), a seguito dei bandi emanati nell’ambito dei Programmi Quadro Horizon 2020 e Horizon Europe, nonché di ricercatori che abbiano ottenuto un Sigillo di Eccellenza (Seal of Excellence) a seguito della partecipazione a bandi relativi alle Azioni MSCA, nei periodi che saranno specificati negli avvisi. Dei 600 milioni di euro, 135 milioni sono destinati a finanziare, con un contributo di 150.000 euro per ciascuna proposta ammessa, progetti di ricerca di 900 ricercatori che abbiano ottenuto un “Seal of Excellence”, 300 milioni di euro sono per progetti di ricerca di 300 ricercatori, vincitori di Starting Grants dello European Research Council, per i quali è previsto un contributo massimo pari a 1 milione di euro, 150 milioni sono invece destinati a finanziare, con un contributo massimo di 300.000 euro, progetti di ricerca di 500 ricercatori vincitori di borse MSCA. Saranno i successivi avvisi del ministero, destinati a università ed enti di ricerca che vorranno accogliere i ricercatori per portare avanti i progetti ammessi, a definire le modalità di attivazione delle chiamate dirette. Nel decreto, però, si delineano le possibilità di azione per i diversi casi. I ricercatori titolari di uno Starting Grant dello ERC in qualità di Principal Investigator che stanno svolgendo la propria attività presso un’istituzione estera potranno aderire all’offerta di posizioni disponibili delle istituzioni italiane con il conseguente trasferimento del progetto finanziato consentito dall’istituto della portabilità in ambito ERC. A questi ricercatori potranno essere destinate le posizioni di professore di seconda fascia – nel caso di trasferimento presso un’istituzione universitaria – o di I Ricercatore (secondo livello professionale), nel caso di trasferimento in un ente di ricerca. Ai vincitori di bandi Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships e Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellowships e ai ricercatori che hanno ottenuto un Sigillo di Eccellenza potranno essere destinate posizioni di ricercatore a tempo determinato di tipo a (RTD-a) se chiamati nelle istituzioni universitarie o di ricercatore di terzo livello professionale con contratto a tempo determinato di durata triennale se chiamati in enti pubblici di ricerca.
(aise)
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