ROMA - “L’incontro di oggi indica una volontà comune di rafforzare la collaborazione tra i nostri Paesi. Italia e Turchia sono partner, amici, alleati. Abbiamo davanti grandi sfide, a partire dalla guerra in Ucraina, e vogliamo lavorare insieme per affrontarle”. Così il Presidente del Consiglio Mario Draghi al termine del terzo vertice intergovernativo tra Italia e Turchia che ha co-presieduto insieme al Presidente Erdoğan ieri ad Ankara. Ad accompagnare il Premier i ministri degli esteri Di Maio, dell’Interno Lamorgese, della Difesa Guerini, dello Sviluppo economico Giorgetti, della Transizione ecologica Cingolani. Il vertice, ha sostenuto il Premier, ha confermato che “Italia e Turchia sono unite nella condanna dell’invasione russa dell’Ucraina e nel sostegno a Kiev. Allo stesso tempo, siamo in prima linea nel cercare una soluzione negoziale che fermi le ostilità e garantisca una pace stabile e duratura. Una pace che l’Ucraina e il Presidente Zelensky ritengano accettabile”. Draghi ha quindi ringraziato la Turchia “per il suo sforzo di mediazione, in particolare per quanto riguarda lo sblocco dei cereali fermi nelle città del Mar Nero”, ribadendo la necessità di “liberare al più presto queste forniture, e quelle di fertilizzanti, per evitare una catastrofe umanitaria e sociale nei Paesi più poveri del mondo”. La centro del vertice anche “i legami commerciali tra i nostri Paesi”, che “hanno segnato la storia del Mediterraneo” e che sono “da rafforzare”. “Penso ai Levantini, che discendono dalle comunità mercantili e sono la più antica comunità storica italofona all’estero”, ha detto Draghi, prima di ricordare che la Turchia oggi “è il primo partner commerciale per l’Italia nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa. Nel 2021 l’interscambio è stato di quasi 20 miliardi di euro, in crescita del 23,6% rispetto all’anno precedente”. Durante il vertice di ieri sono stati firmati diversi accordi in molti settori, “dalle piccole e medie imprese alla sostenibilità, che rimane l’obiettivo di lungo termine del Governo. In autunno si terrà la terza riunione della Commissione sulle attività economiche e commerciali che ci permetterà di proseguire ancora su questa strada”. Infine, l’immigrazione: “abbiamo discusso anche dell’importanza del rispetto dei diritti umani. Ho incoraggiato il Presidente Erdogan a rientrare nella Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne”, ha riportato Draghi. “Italia e Turchia condividono l’appartenenza al Mediterraneo – una comunità millenaria, un ecosistema unico e fragile. La nostra crescita, il nostro futuro dipendono dal rispetto dell’ambiente e delle persone, in ogni ambito. Penso alla gestione dell’immigrazione, che deve essere umana ed efficace. E al rispetto dell’ambiente, allo sviluppo di energie rinnovabili, alla tutela della biodiversità”.
(aise)
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