ROMA - Attraverso una lettera firmata da Angelo Luongo e Giuseppe Turi, rispettivamente responsabile del Dipartimento Estero e segretario generale, la UIL Scuola ha sollecitato l’intervento “immediato del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, affinché la somministrazione dei vaccini anti COVID in Italia sia estesa al personale della scuola in servizio all'estero. La lettera si apre ponendo subito all’attenzione del ministro “l’urgenza di fornire al più presto le necessarie indicazioni alle istituzioni scolastiche e culturali italiane all'estero, atte a garantire la somministrazione del vaccino anti COVID a tutto il personale scolastico in servizio”. Si evidenzia inoltre “l’esigenza che sia previsto l’utilizzo di permessi speciali che consentano di essere giustificati per il tempo necessario alla somministrazione del vaccino, anche eventualmente in Italia, nei casi in cui sia possibile. A parere della UIL scuola ciò è indispensabile, considerando che la vaccinazione anti COVID rientra a pieno nei motivi di sicurezza sul lavoro e rappresenta per il personale della scuola uno strumento di protezione, per sé e per gli altri”. “Per tali motivi”, scrivono Luongo e Turi, “chiediamo con urgenza che siano previsti dei permessi retribuiti speciali per tutti i lavoratori tenuti a vaccinarsi per Covid-19 per motivi di lavoro”. “La definizione di efficaci soluzioni per il piano vaccinale del personale scolastico in servizio all’estero”, aggiungono i due rappresentanti UIL Scuola, “potrà evitare ulteriori conseguenze, stante i gravissimi rischi di contagio per le diverse e non sufficienti misure sanitarie adottate in talune realtà estere disagiate, in cui svolgono il loro servizio, in base alle direttive delle missioni diplomatico-consolari a cui sono assegnati”. (aise)
10/03/21
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