Alla luce della guerra e delle sanzioni comminate alla Russia, il Governo dovrebbe “chiarire quali siano le ragioni per le quali l'ufficio Enit in Russia debba proseguire le proprie attività”. A chiederlo è Elisa Siragusa, deputata eletta in Europa, in una interrogazione ai ministri degli esteri e del turismo, Di Maio e Garavaglia.
Nella premessa, Siragusa riporta “recenti notizie apparse sulla stampa”, in base alle quali “si apprende che l'ufficio di Mosca dell'Ente italiano del turismo (Enit), con sede presso l'ambasciata italiana a Mosca, risulterebbe ancora operativo in attività di promozione ed organizzazione di servizi legati al turismo”.
"A seguito dell'aggressione militare all'Ucraina da parte della Russia, - ricorda la deputata – sono state decise sanzioni economiche internazionali nei confronti della federazione russa, cui sta facendo seguito la sospensione e la chiusura da parte di decine di grandi aziende internazionali delle loro attività, in diversi settori, dall'energia, ai trasporti, dall'auto, ai servizi di ristorazione e del turismo; in questo quadro, compagnie di viaggio, come Airbnb, Expedia e Priceline hanno deciso di bloccare loro attività nei confronti della Russia e della Bielorussia, anche in considerazione della sospensione dei voli internazionali verso Mosca”.
“Alla luce delle circostanze descritte, - osserva la parlamentare – appare difficile comprendere le ragioni per le quali l'ufficio di Mosca dell'Ente italiano del turismo dovrebbe restare ancora aperto e trovare le motivazioni economicamente valide per prolungarne ancora l'attività”.
Per questo, Siragusa chiede ai due ministri “se siano a conoscenza delle problematiche espresse in premessa e se, nel caso siano confermate, intendano chiarire quali siano le ragioni per le quali l'ufficio Enit in Russia debba proseguire le proprie attività”. (aise)
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