Alla sua prima partecipazione Open House Athens, evento che eccezionalmente apre le porte di edifici pubblici o meno ai visitatori, l’Ambasciata italiana ad Atene ha accolto ben 1.528 persone nei due giorni dell’iniziativa.
“Un risultato – commentano da Atene – che fa dell’Ambasciata d’Italia ad Atene il sito più visitato di tutta l’iniziativa, che ogni anno apre edifici pubblici e privati al pubblico, trasformando la città intera in un grande museo. Un grande grazie alla nostra squadra e soprattutto a Open House e ai suoi 11 splendidi volontari, che ci hanno consentito di avvicinare ancora di più l’Italia ai nostri amici greci: abbiamo già iniziato il conto alla rovescia per la prossima edizione!”.
L’edificio che ospita l’Ambasciata d’Italia è uno dei più prestigiosi palazzi residenziali di Atene, costruito nel 1870 sulla strada allora più aristocratica del centro.
Nato come residenza privata di fronte al Palazzo Reale, fu commissionato dal ricco banchiere Stefanos Psychas al famoso architetto tedesco Ernst Ziller, che curò all’epoca gran parte della ricostruzione neoclassica di Atene.
Nel 1902 fu abitato dal principe greco Nikolaos (1872-1938), figlio di re Giorgio e della Granduchessa Elena Vladimirovna di Russia. Da allora la villa ricevette il soprannome di “Petit Palais”. Dopo l'abdicazione di Re Costantino I (nel 1922) e l'espatrio del principe Nicola in Europa (nel 1924), l’edificio fu destinato a dépendance dell’Hotel Grande Bretagne. Nel 1930, ancora di proprietà della famiglia reale, ospitò l’Ambasciata di Norvegia e dal 1933 l’Ambasciata d'Italia.
Nel 1955 lo Stato italiano acquistò l’intera proprietà, che oggi ospita la residenza dell’Ambasciatore e la Cancelleria Diplomatica.
Dal punto di vista architettonico, l’edificio appartiene alle opere del periodo maturo di Ziller: il portico neoclassico di ingresso è una caratteristica costante degli esempi più aulici dell'architetto tedesco, il quale in questa sede combina colonne ioniche al piano terra e corinzie al piano nobile. (aise)
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