Come funziona il modello politico norvegese? Ne parla in una nuova pubblicazione online l’Ambasciata d’Italia ad Oslo. La Norvegia è una monarchia costituzionale in cui vige un sistema parlamentare di democrazia rappresentativa. Il Capo di Stato è il Re, che pur avendo un ruolo rappresentativo e simbolico, a differenza di molti altri monarchi europei, ha la facoltà di presiedere alle riunioni settimanali del Consiglio dei Ministri e di nominare formalmente il Governo. Harald V è Re di Norvegia dal 1991. Mentre il Governo esercita il potere esecutivo, quello legislativo è esercitato dal Parlamento, composto da 169 rappresentanti eletti ogni quattro anni dalle varie contee tramite sistema proporzionale. Il sistema unicamerale è stato adottato nel 2009 con la fusione delle due Camere. Solo i cittadini norvegesi di età maggiore ai 18 anni possono votare alle elezioni generali. Gli stranieri permanentemente residenti in Norvegia possano votare per le elezioni amministrative. Attualmente sono dieci i partiti all’intero del Parlamento norvegese. Tra i partiti di destra ci sono il Partito del progresso, il Partito conservatore e il Partito liberale (storicamente il più antico del Paese); spostandosi verso il centro si trovano invece il Partito democratico-cristiano, il Pasientfokus, il Partito dei verdi e il Partito di centro; andando a sinistra ci sono il Partito laburista, il Partito socialista e il Partito dei rossi. L’attuale Governo norvegese è guidato da una coalizione di centro-sinistra composta dal Partito laburista e dal Partito di centro. (Inform)
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