NEW YORK - Dalla Via Emilia a New York, città fondamentale per le filiere industriali e la Data Valley emiliano-romagnola, sede di un ecosistema dell’innovazione e delle startup sempre più forte. Seconda area più avanzata dal punto di vista del digitale e dell’alta tecnologia dopo quella californiana, già oggetto di importanti eventi istituzionali, culturali ed enogastronomici promossi dalla Regione. Un impegno per rafforzare il posizionamento internazionale del sistema Emilia-Romagna che ieri, 27 giungo, è stato al centro dell’incontro che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha avuto con il sindaco di New York, Eric Leroy Adams, ultimo appuntamento della missione istituzionale della Regione nella metropoli statunitense che si avvia a conclusione. Dopo di lui, il governatore emiliano-romagnolo ha incontrato anche la comunità italiana, che comprendeva associazioni e Consolato. Dopo il faccia a faccia con David Briel, viceministro allo Sviluppo e affari internazionali della Pennsylvania, una nuova occasione per rinsaldare il ponte verso gli Usa, secondo Paese di destinazione dell’export emiliano-romagnolo dopo la Germania (ma primo Paese extra Ue) per un valore di 10,5 miliardi di euro, in crescita del 31,2% sul 2021 e del 60,4% sul 2019. E un interscambio con un saldo commerciale positivo di 9 miliardi di euro (dati 2022). Nonché il principale Paese investitore in Emilia-Romagna con oltre 220 imprese con azionisti di riferimento globale con sede negli Usa per un fatturato aggregato di circa 8,3 miliardi di euro e oltre 20mila dipendenti. “Vogliamo consolidare le relazioni con questa area del mondo - sottolinea Bonaccini -. E ringrazio il sindaco di New York per questa ulteriore opportunità di confronto, molto utile per fare il punto su progetti e iniziative comuni, partendo dalla ricerca e dal trasferimento delle conoscenze, un tema su cui l’Emilia-Romagna, vera e propria Data Valley europea, ha le carte in regola per competere a livello globale. Forte della collaborazione strutturale tra sistema produttivo e Università, le reti regionali dei Tecnopoli, dell’Alta Tecnologia e dell’Alta formazione, oltre ai Cluster attivi in tutti i principali comparti. E su cui vogliamo continuare a investire per promuovere uno sviluppo equo e sostenibile, in grado di creare buon lavoro e chiamare giovani preparati, oltre a trattenere i nostri, dopo l’approvazione della legge regionale su attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti ad elevata specializzazione, unica nel suo genere”. Relazioni tra Emilia-Romagna e New York avviate ormai da qualche anno. Basti ricordare l’Italian Accademic Center, lo spazio promosso dall’Università di Bologna insieme alle Università La Sapienza di Roma e alla Federico II di Napoli a Cornell Tech, appendice della Cornell University a Roosevelt Island, nel cuore di New York, per sostenere lo sviluppo di start up innovative e l’incontro tra mondo della ricerca e imprese. Un fare insieme di cui Bonaccini ha illustrato al sindaco Adams alcune punte di eccellenza emiliano-romagnole come Muner, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna, nata nel 2017 su impulso della Regione, che vede insieme tutti i più grandi marchi motoristici al mondo della Motor Valley emiliano-romagnola e i quattro Atenei regionali: Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara. Un’iniziativa alla quale seguirà un altro progetto promosso sempre dalla Regione come FoodER, il polo dell’alta formazione della Food Valley che proprio negli Stati Uniti ha uno dei suoi sbocchi commerciali privilegiati, non a caso destinazione del programma di promozione agroalimentare MadeinER-USA 2022-2023, che quest’anno ha visto la partecipazione al Fancy Food Festival di New York, la principale fiera dell’alimentare di qualità del Nord America, di 13 Consorzi di tutela e una trentina di aziende produttrici. L’incontro con la comunità italiana Ancora martedì 27, ultimo giorno della missione guidata dal presidente Bonaccini con la partecipazione dell’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, l’incontro con il Console generale d’Italia, Fabrizio Di Michele, e il direttore Antonino La Spina. E con la comunità italiana a New York. Una platea di imprenditori, ricercatori, membri della National Italian American Foundation (Niaf), l’associazione punto di riferimento della comunità italo-americana, che ha scelto l’Emilia-Romagna come Regione d’Onore 2023. Tra le iniziative, il prossimo 14 ottobre il tradizionale Gala a Washington cui parteciperà lo stesso Bonaccini. Un appuntamento atteso da esponenti del mondo politico, della cultura e della finanza, cui viene Invitato il presidente degli Stati Uniti. La tradizione enogastronomica emiliano-romagnola – il paniere di 44 prodotti Dop e Igp, l’eccellenza e la qualità delle materie prime, la tradizione che incontra l’innovazione – ancora al centro di un’iniziativa presso Eataly New York Flatiron, in occasione del lancio del mese di promozione dedicato al “Made in Emilia-Romagna”, con la partecipazione dello chef stellato Massimo Bottura. Le relazioni tra Emilia-Romagna e USA Big data e intelligenza artificiale, automotive e meccanica avanzata, biomedicale, scienze della vita, agroalimentare. L’Emilia-Romagna ha attivato nella precedente legislatura due principali assi di collaborazione verso gli Stati Uniti: quello verso New York e quello verso la Silicon Valley, San Francisco e la California. In Silicon Valley, in particolare dal 2015 è attivo un presidio di ARTER per supportare e di guidare le startup regionali nel loro processo di internazionalizzazione e nella raccolta di fondi. Un impegno che in questa legislatura si è progressivamente esteso al Nord America e all’East Coast: Boston, Washington, Philadelphia e lo Stato della Pennsylvania, ma anche Houston e il Texas cuore della space economy.
(aise)
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