LA SPEZIA – Nave Alliance, dopo oltre ottanta giorni di attività scientifica in Oceano Artico e 12400 miglia nautiche percorse, è rientrata nella Base Navale della Spezia portando così a termine due campagne alle alte latitudini: la sesta campagna di ricerca del programma High North e la Campagna NREP22. Nave Alliance, unità polivalente di ricerca idro-oceanografica che opera a favore della NATO e della MMI, alle dipendenze del Comando delle forze di Contromisure Mine della Marina Militare, partita dalla città ligure della Spezia e dopo esser giunta nel porto di Tromso, ha visto l’alternarsi di due team scientifici, quello composto da personale del CMRE (Centre for Maritime Research and Experimentation), che ha portato avanti il Sea Trial NREP22 (Nordic Recognized Environmental Picture 22), e quello dell’Istituto Idrografico della Marina Militare che invece ha continuato l’annuale campagna High North 22. Durante le attività – informa la nota del Nucleo PI – sono stati impiegati sensori di ultima generazione, in un’area di operazioni a latitudini elevate comprese tra lo Stretto di Fram, Mar di Groenlandia, le Isole Svalbard e lo Yermak Plateau per definire la mappatura di aree inesplorate, le caratteristiche e le dinamiche della colonna d’acqua e del fondale in relazione ai processi sedimentari, alla circolazione e alla distribuzione dei ghiacci. Le missioni appena concluse sono state possibili grazie alle capacità e alla specificità di Nave Alliance di operare nelle regioni polari, a conferma della consolidata flessibilità operativa tipica delle Unità della Marina Militare Italiana. Terminato questo primo task la Nave riprenderà l’esecuzione del rilievo idro-oceanografico nella zona circostante l’Isola d’Elba, funzionale allo studio geomorfologico dei fondali e dei parametri chimico-fisici della colonna d’acqua nonché all’aggiornamento delle carte nautiche edite dall’ Istituto Idrografico della Marina (IMM).
( INFORM - EGVE - IESTV.TV )
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