PALERMO - Dopo lunghi sforzi e dopo il costante impegno del Coordinamento delle Associazioni Regionali Siciliane dell’Emigrazione (CARSE), finalmente arriva a compimento un altro degli obiettivi che da tempo si era dato il Coordinamento. Sabato scorso, 11 giugno, il presidente del CARSE, Salvatore Augello, e la Sindaca di Valguarnera Caropepe, Francesca Draià, hanno infatti scoperto l’insegna dell’importante presidio che raccoglierà, mettendolo in sicurezza, l’archivio regionale dell’emigrazione siciliana. L’evento ha avuto luogo in concomitanza di un’altra importante iniziativa organizzata dal Comune e dall’Associazione Valguarneresi nel Mondo, ideatori del museo etnologico e dell’emigrazione ospitato presso il Palazzo Prato, lo stesso immobile di proprietà del comune, che ospiterà nei vani terreni, l’Archivio regionale. La mattinata è stata dedicata tutta al ricevimento della famiglia Di Vita – La Spina, partita da Valguarnera nel 1910 alla volta dell’America, che dopo una laboriosa ricerca, con l’aiuto di Paolo Totò Bellone, presidente dei Valguarneresi nel mondo, ha ricostruito l’albero genealogico delle due famiglie che oggi nel numero di circa quaranta componenti, sono tornati nel paese in provincia di Enna, portando con se una importante mostra regalata al Museo, dove è raffigurata la storia della famiglia giunta ed oggi presente all’evento con una rappresentanza che arriva fino alla decima generazione. Subito dopo il grande evento dell’inaugurazione dell’archivio, dove già comincia ad affluire il materiale documentario e dove nei prossimi mesi, verrà concentrato tutto il materiale che testimonierà lo stato della nostra emigrazione e l’impegno delle associazioni regionali dell’emigrazione dedicato al lavoro di oltre mezzo secolo di attività. Lo scopo è quello di fare in modo che un importante e voluminoso capitolo della storia del popolo siciliano: quello residente fuori dalla Sicilia, non vada disperso e diventi patrimonio comune di tutti i siciliani. È nuovo compito ed obiettivo del movimento associativo, riuscire ora a trasmettere non solo il dramma dell’emigrazione che ha spopolato e continua a spopolare i nostri paesi, ma le sue cause, il suo apporto allo sviluppo della Sicilia, quello che ancora possiamo e dobbiamo aspettarci da questa grande risorsa che la Regione ha all’estero, ma non si attrezza per utilizzarla al meglio. Il CARSE si pone dunque come primo obiettivo le scuole, con le quali metterà in piedi accordi di collaborazione ad hoc per coinvolgerle nel progetto dal grande profilo storico e culturale. La manifestazione è stata seguita e ripresa dalla RAI, che ha mandato una squadra per fare le riprese e per realizzare alcune interviste che coinvolgono le attività del CARSE e l’importante fenomeno che oggi va sotto il nome di ritorno alle radici. Soddisfazione è stata espressa sia dall’Amministrazione comunale che dal CARSE e dall’Associazione Valguarneresi nel Mondo, che hanno chiuso la giornata con l’impegno di continuare sulla strada appena iniziata per il CARSE, con l’intendo di risvegliare un nuovo interesse sull’argomento, sia nella politica siciliana che nelle nuove generazioni che hanno il diritto di conoscere anche questo aspetto della storia del nostro popolo nella sua interezza.
(aise)
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