TURISMO DELLE RADICI
Montefortino è uno dei più importanti insediamenti della Comunità Montana e del Parco Nazionale dei Sibillini, circondato da vette che raggiungono i duemila metri come la Priora o il Pizzo Berro, oltre ovviamente al Monte Sibilla. Storicamente terra assegnata ai soldati romani come premio, i dintorni del borgo sono costellati di antichi tempietti rurali romani, a testimoniarne la dominazione. Il borgo, tuttavia, è del XII secolo, arroccato su un colle sulla riva destra del fiume Tenna. Da sempre fortificato, come testimoniato dalle mura castellane con torri di avvistamento e porte d'ingresso come la Porta Santa Lucia, Montefortino possiede un significativo patrimonio di beni culturali diffusi sul suo territorio. Tra questi, vale la pena ammirare la Pinacoteca Civica intitolata a Fortunato Duranti (1797-1863) e il Museo Faunistico dei Sibillini, che espone le specie caratteristiche degli Appennini centrali, ospitati entrambi nel Palazzo Leopardi. Quest'ultimo è uno splendido edificio cinquecentesco fatto costruire da un ramo cadetto della famosa famiglia di Recanati. La famiglia Leopardi vi risiedette fino al 1800, quando l'edificio venne acquistato dai Duranti per essere poi donato al comune. Oggi è considerato il gioiello del borgo e del Parco Nazionale dei Sibillini. Altri luoghi di interesse sono l'antichissima pieve di Sant'Angelo in Montespino, dal campanile del XV secolo che fungeva da torre di vedetta, la rocca detta “Fortezza del Girone” e la Casa delle Colonne con il suo Orologio. Completa il patrimonio cittadino la Chiesa di S. Maria delle Grazie (detta Madonna del Fonte), nome dovuto alla devozione delle famiglie locali verso l’immagine della Vergine ritenuta miracolosa, collocata nei pressi di una fonte della zona. Di grande importanza per le radici culturali del “fortino” appartenuto ai Signori di Monte Pasillo troviamo anche le tradizioni culinarie. Insieme alla lavorazione della lana, attività artigianale che da sempre fa parte dell'economia cittadina, sono infatti i prodotti tipici a testimoniare l'importanza della realtà contadina: dal cinghiale al prelibato agnello dei Sibillini, passando per le rarissime e pregiate cucciòle d'alta montagna cucinate con erbe aromatiche. E ancora i tartufi neri e bianchi ed i funghi come porcini, russole e prataioli. Sono sapori della tradizione che ogni viaggiatore di passaggio dovrebbe conoscere, sapori che sanno di vita rurale ed eredità culturale.
COME ARRIVARE: L'aeroporto più vicino è quello di Ancona. In treno la stazione più vicina è quella di San Benedetto del Tronto. In automobile da nord: autostrada A14 Bologna - Bari in direzione di Ancona, uscire a Civitanova Marche, prendere la superstrada SS 77 in direzione di Tolentino/Macerata, uscire a Macerata Ovest/Sforzacosta, continuare sulla SP 78 in direzione di Ascoli Piceno, attraversare Maestà, Passo San Ginesio, Sarnano, Amandola, continuare sulla SP 83 in direzione Montefortino; in automobile da sud: autostrada A14 in direzione di Napoli, seguire la direzione San Benedetto del Tronto/Ascoli Piceno, continuare su RA11, uscire in direzione Roma, immettersi sulla SS 4, attraversare Roccafluvione, Bussonico, svoltare sulla SP 83 in direzione Montefortino.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Per gli amanti del trekking, vale la pena sfidare le vette del Monte Vettore o l'area di Passo Cattivo. Andando verso nord, vale la pena visitare le Gole del Fiastrone, le Lame Rosse e il Giardino delle Farfalle.
(9Colonne © IESTV.TV 210)
Queste pagine sono curate dall'Osservatorio di Ass.: ITALIANO ALL'ESTERO
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