BUENOS AIRES - Inizierà martedì prossimo, 26 luglio, “Momenti letterari nel melodramma italiano”, nuovo ciclo di conferenze promosso dall’Istituto Italiano di Cultura a Buenos Aires per evidenziare i proficui rapporti esistenti fra letteratura e melodramma, con l'intenzione di comprendere l’importanza del teatro lirico nel contesto storico-culturale europeo dei secoli XVIII a XXI, nonché alcune sue possibili ricezioni nel territorio americano.
Durante gli incontri, svolti in lingua italiana, si cercherà di analizzare le caratteristiche dell’appropriazione dei testi letterari da parte di traduttori, librettisti e musicisti, come punto di partenza per la creazione di melodrammi; comprendere l’importanza della suddetta operazione; descrivere i rapporti fra letteratura e melodramma, a partire da alcuni esempi significativi dei secoli XVIII, XIX a XX; analizzare il ruolo dell’impresario teatrale come principale attore sociale nel contesto della produzione melodrammatica; e, infine, riconoscere le diverse correnti estetiche poetico-musicali presenti nel libretti analizzati.
Il melodramma, nato a Firenze quasi per sbaglio negli ultimi anni del Cinquecento, ha sempre stabilito un vero e ben proficuo connubio con la letteratura europea di tutti i tempi.
Così, musicisti, traduttori e librettisti sono riusciti a creare una vastissima mediazione culturale che ha consentito la formazione di un pubblico di spettatori/ascoltatori che, in tanti casi (un po’ magari come capita col cinema di oggigiorno), è andato poi a cercare le fonti di ispirazione letteraria dei suddetti drammi in musica, leggendo la “fonte primaria” soltanto dopo aver visto/ascoltato quella “secondaria”. Tuttavia, ancora oggi alcune questioni sono motivo di profondi dibattiti: in quale modo è stato possibile avviare i processi di passaggio dal testo letterario al libretto di opera? Che questioni dovevano forse essere “taciute” per paura della censura? Quali sono state le trasformazioni subite dai testi letterari nelle mani di librettisti e musicisti?
Il primo incontro si terrà questo martedì a partire dalle 18.30 nel Salone Benedetto Croce dell’Istituto.
Curato da Nora Sforza, verterà sul tema “Sguardi femminili (I): Le due Manon: Manon Lescaut fra Prévost, Massenet e Puccini”.
La partecipazione è gratuita ma occorre prenotare qui.
(aise)
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