Dal 2018 un gruppo di volenterosi ‘osservatori’ italiani all’estero, interessati alle Istituzioni italiane all’estero, si è riunito periodicamente per conoscerne meglio il funzionamento.
In questo gruppo della Ass.ne ITALIANO ALL'ESTERO sono stati presenti esclusivamente italiani residenti all’estero, da almeno tre anni.
Fin dall’inizio si decise, tutti insieme, una regola precisa: vietato parlare di politica partitica e di tentare di scoprire le idee politiche dei componenti del gruppo.
Molti membri del gruppo si sono allontanati presto, gentilmente invitati da moderatori, o anche perché la loro eccessiva ‘partitofilia’ non permetteva loro di parlare d’altro, come fanno in alcuni COMITES sparsi nel mondo, ma altri sono rimasti ed hanno affrontato il tema proposto con grande serietà e spirito costruttivo, nella speranza di trovare presto soluzioni per migliorare la vita degli italiani all’estero, anche attraverso le Istituzioni Italiane e far fronte alle esigenze degli emigrati AIRE.
Alcuni hanno anche analizzato i bilanci del Ministero degli Esteri.
Abbiamo inoltre creato forum specifici sui Social come ad esempio ‘Supercomites’ in Facebook e, dal 2019, una mappa Google Map che geo-localizza tutti gli articoli apparsi in materia soprattutto di Com.It.Es, C.G.I.E., ma anche di Consolati e Ambasciate con le altre strutture all’estero, per dare la possibilità ai lettori interessati, di ritrovare facilmente anche lo storico, in una zona specifica o semplicemente nella loro zona di residenza.
Ad oggi la mappa conta 16.124 utenti e permette a chiunque di consultare, molto facilmente, il 90% dell’informazione esistente su tale argomento.
Ad un certo momento sono emerse alcune osservazioni totalmente condivisibili tra tutti: la popolazione italiana residente all’estero è molto cambiata rispetto ai decenni precedenti e basta leggere, ad esempio, gli ultimi rapporti del RIM 2021: “L’unica Italia che cresce è quella che mette radici all’estero” coordinato da Delfina Licata per rendersene conto facilmente e dunque possiamo sicuramente archiviare l’idea dell’emigrato analfabeta e delle sole sagre paesane.
Le emigrazioni italiane dell’ultima generazione hanno profili molto diversi rispetto a quelle di 30 o 80 anni fa. Il mondo è cambiato molto velocemente in questi ultimi anni cosi’ come le esigenze e le necessità di chi viaggia o emigra all’estero.
Le Istituzioni, è evidente, fanno fatica a seguire e non sempre sono effettivamente presenti, ricordandosi degli italiani all’estero in particolare solamente in occasione di qualche votazione.
Perché? La risposta che ci siamo dati è molto semplice : un giovane corre più veloce di un anziano. Una struttura complessa come quella adibita agli italiani all’estero è nata con i bastimenti a vapore e ben poco cambiata per poter star dietro all’evolversi delle ‘generazioni smartphone’ che ottengono risposte in tempo reale ovunque nel mondo.
Eventuale ristrutturazione costerebbe, in tempo e in denaro, sicuramente più che costruirne una nuova, una struttura con un team specializzato in gestione di comunità e gestione sociale dei servizi erogabili agli italiani all’estero.
Abbiamo poi sensibilizzato alcuni politici ma con scarsi risultati.
Ultimamente, in campagna pre elettorale, abbiamo contattato numerosi candidati con i quali abbiamo interloquito e sono apparsi alcuni articoli come, ad esempio, l'intervista rilasciata dal Leader di “Forza Italia” lo scorso 02/08/2022 in merito alla volontà di istituire nuovamente un Ministero per gli italiani nel mondo, ma va precisato che, nella pratica, quello che serve realmente è un MINISTERO DEGLI ITALIANI ALL`ESTERO e proprio uno dei vecchi membri, allontanatosi dal gruppo, propone la soluzione per tutti gli italiani all’estero.
Ribadiamo che con riferimento all'intervista rilasciata dal Leader di “Forza Italia” lo scorso 02/08/2022 in merito alla volontà di istituire nuovamente un Ministero per gli italiani nel mondo, va precisato che nella pratica quello che serve realmente è un MINISTERO DEGLI ITALIANI ALL`ESTERO. Di fatto, quando si dice “Italiani nel mondo” geograficamente si includono anche gli italiani in Italia, che non hanno nulla a che vedere con gli italiani all`estero.
Lui è Luigi Billè da Londra, che si presenta alle prossime elezioni, nella lista unica del centrodestra al Senato, e ci scrive :
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"Con riferimento all'intervista rilasciata dal Leader di “Forza Italia” lo scorso 02/08/2022 in merito alla volontà di istituire nuovamente un Ministero per gli italiani all'Estero per tutelare e incentivare la crescita di quel 5% del PIL nazionale che al momento gli italiani all'estero producono per l'Italia.
Detto Ministero, dovrebbe essere istituito sulla base dei seguenti criteri, almeno in prima battuta, di guida e riferimento : 1. Ministero completamente distaccato dalla Farnesina, il cui Ministro risponde direttamente al Presidente del Consiglio 2. Ministero con portafoglio studiato sulle reali esigenze per svolgere un`attività esclusivamente nell`interesse dei connazionali all`estero, dove sono previsti controlli regolari e periodici delle spese che devono essere preventivamente autorizzate 3. Lo scopo di avere questo Ministero, deve essere uso efficace ed efficente delle risorse, gestione oculata delle risorse finanziarie in base alle varie geolocalizzazioni dei Consolati, eliminazione degli sprechi finanziari, strutturati con tutti i servizi necessari ai connazionali 4. Il Ministro nominato deve essere persona che ha conoscenza delle reali problematiche dei connazionali all`estero e quindi con esperienza diretta vissuta in realtà complesse 5. I collaboratori del Ministro devono essere connazionali residenti all`estero che conoscono le realtà socio-politiche dei Paesi dove ci sono i Consolati 6. Punto di forza iniziale deve essere la riduzione della burocrazia nella gestione delle varie pratiche nonché eliminazione delle urgenze al fine di avere un`ottimizzazione dei servizi 7. Miglioramento dei servizi con esperti in tutti i campi, inclusi assistenza legale e medica. 8. Trasferimento delle rappresentanze territoriali come Comites e CGIE a codesto ministero dal MAECI. 9. Trasferimento delle competenze consolari a codesto ministero dal MAECI. Con Berlusconi tornerà il Ministero degli Italiani all'Estero come già fatto nel 1994 con il relativo ministro Sergio Berlinguer e nel 2001 con il relativo ministro Mirko Tremaglia. Questo e quanto proporrò al mio gruppo parlamentare di FI e a tutta la coalizione di CDX qualora venissi eletto al Senato e ciò è quanto propongo a Voi per consultazioni preventive visto il vostro interessamento e supporto diretto per l'istituzione del Ministero degli italiani all'estero. In attesa di un vostro riscontro, colgo l'occasione di inviare I miei più cari saluti. Cordialmente, Luigi Billè Capolista al Senato per il CDX " ___________________
A noi sembra positivo.
E voi
cosa ne pensate ?
( Massimo Moietta - Mauro Torta IESTV.TV )
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