LONDRA - “Il tempo massimo per presentare domanda da parte di chi già si trovava nel Regno Unito prima della fine del 2020, è scaduto il 30 giugno 2021. Nonostante ciò, l’Home Office accetta ancora di valutare domande tardive, se si può dimostrare che il ritardo sia dovuto a validi motivi”. A parlare di Settled Status, spiegando come e quando sia ancora possibile presentare domanda, è l'avvocato Gabriella Bettiga, esperta in immigrazione e ormai firma nota ai lettori di Londra Italia. Il suo articolo è da ieri in primo piano sul portale di informazione bilingue diretto da Francesco Ragni a Londra.
“Chi può provare di avere cinque anni di residenza continuativa in UK, anche in periodi piuttosto remoti, potrebbe ancora riuscire ad ottenere il settled status, sempre che dopo la permanenza in UK non abbia poi lasciato il Paese per cinque anni o più senza mai rientrare.
È molto più difficile invece avere successo in una domanda di pre-settled status, soprattutto se la presenza in UK precedente il dicembre 2020 è stata interrotta per periodi molto superiori a sei mesi, facendo venire meno la continuità di residenza richiesta per poter poi accedere al settled status.
Non esiste invece un limite entro il quale familiari di cittadini EEA possono fare domanda di ricongiungimento con chi ha già ottenuto il pre-settled o settled status, anche se questa possibilità è data soltanto ad alcune categorie, ognuna della quali deve soddisfare requisiti diversi.
Per figli fino a 21 anni e coniugi che hanno contratto matrimonio o unione civile prima del 31.12.2020 basta dimostrare la relazione familiare con il proprio sponsor, cioè con la persona di cittadinanza EEA con cui vogliono riunirsi. I documenti principali da inviare con la domanda sono quindi certificato di nascita o matrimonio e prova che lo sponsor abbia settled o pre-settled status.
Figli al di sopra dei 21 anni ed altri discendenti in linea retta, cosi come genitori o nonni devono soddisfare anche il requisito della dipendenza dallo sponsor o dal coniuge o persona unita civilmente con lo sponsor. La dipendenza può essere finanziaria, ed in tal caso vanno inviate prove quali ricevute di trasferimento di denaro o estratti conto bancari, o dovuta ad altri motivi quali ad esempio motivi di salute ed in tal caso vanno inviate prove come certificati medici.
La legge richiede che lo stato di dipendenza esista al momento dell’invio della domanda, ma spesso le richieste di familiari dipendenti vengono rifiutate se non si spiega come e quando lo stato di dipendenza sia nato, in cosa consista e perchè la persona che fa domanda non possa continuare a vivere nel Paese di origine.
Un’altra categoria piuttosto complessa è quella degli “unmarried partners”, cioè delle coppie di fatto. Per fare domanda in questo caso c’è bisogno di dimostrare che la relazione con il proprio sponsor esistesse e fosse “durable” prima del 31.12.2020. Se la relazione si è formata o stabilizzata dopo la Brexit, non è possibile presentare domanda in questa categoria ed esistono regole di tipo diverso.
Il concetto di “durable” indica che la relazione doveva già essere seria e stabile prima della Brexit e l’Home Office si aspetta prove di due anni di convivenza precedenti alla fine del 2020. In mancanza di documentazione quali bollette o estratti conto bancari presso lo stesso indirizzo per il periodo richiesto, è possibile provare la stabilità della relazione in altri modi, come tramite foto, biglietti e fatture relative a vacanze insieme, conti bancari in entrambi i nomi o altro. Spesso però queste domande vengono rifiutate, ed è quindi molto importate prepararle con molta attenzione per avere motivi sufficienti per presentare appello in caso di esito negativo”.
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(aise)
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