ROMA 10 feb - Obiettivo degli investimenti è quello di proporre alla vasta platea di italo-discendenti e di oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni), un’ampia offerta turistica volta a valorizzare le eccellenze italiane meno conosciute. Attraverso questo progetto si punta sia ad invertire il processo di depauperamento dei piccoli borghi sia a permettere agli italo-discendenti di riscoprire le proprie radici, visitando i paesi dai quali sono partiti i loro antenati. Per favorire al meglio l’offerta del turismo delle radici, sono previsti anche numerosi interventi di ristrutturazione. A tal proposito, come ribadito dal direttore generale dell’Unità di missione per l’attuazione del PNRR del MiC, Angelantonio Orlando, subito dopo la firma del documento: “Il ministero della Cultura ha già avviato un bando per l’individuazione di 229 borghi da poter riqualificare e valorizzare, in modo che gli stessi tornino ad essere attrattivi e vengano ripopolati”. Ritrovare le radici permetterà quindi una riscoperta “a tutto tondo” dei luoghi di provenienza, consentendo ai visitatori di riappropriarsi della cultura delle loro origini attraverso testimonianze, artigianato e gastronomia, salvando allo stesso tempo le tradizioni di tanti borghi, che altrimenti rischierebbero di andare perdute.
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