
“Quando fui nello stretto vicolo a pochi passi da casa sua, appiccicai la carta al muro con il mastice. Volevo che la regina di cuori rimanesse lì, fra quelle piccole e umide vie, a ricordare le languide notti insonni, il furto di un fiore e il tremito di un bacio. E solo lei lo avrebbe capito”.
Questo brano, così intenso e romantico, è tratto dal fortunato romanzo di Massimiliano Alberti dal titolo “La Piccola Parigi” (Infinito 15,00 euro – pag. 208) che ci ha accompagnato attraverso i vicoli di uno storico rione di Trieste, fondato nell’Ottocento durante le occupazioni francesi.
Piccole e umide case si stringono una all’altra – ricordando il cuore e lo spirito di Montmartre – e fanno da sfondo alle vicende di questo romanzo dove amicizia, amore e voglia di riscatto sociale si uniscono in un canto corale.
Parte dei diritti d’autore derivanti dalla vendita di questo libro sono devoluti in beneficienza a Il Gattile di Trieste. Con il patrocinio de Il Gattile e di Montmartre mon coeur.
Massimiliano Alberti nasce a Trieste nel 1979, in quel cantuccio di terra cosmopolita che ha fatto da arena a molti scrittori. Assunto presso un’importante azienda del mondo del caffè, è proprio il lavoro a portarlo a coltivare la passione per i libri e la scrittura. Nipote dello scultore Tristano Alberti, cresce fra i bozzetti, i quadri e le statue del nonno. L’influenza artistica lo incoraggia a scrivere e così nasce il suo romanzo d’esordio, L’invitato (Infinito edizioni, 2018). (aise)
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