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Nel video, Franco Luigi Tenca, un pensionato italiano residente in Bulgaria, condivide la sua esperienza e quella di altri pensionati italiani che hanno scelto di trasferirsi nel paese balcanico. Espone i motivi dietro questa scelta, principalmente dovuti a problemi finanziari in Italia, come la difficoltà di far fronte alle spese quotidiane nonostante il ricevimento della pensione.
La causa principale delle difficoltà finanziarie è la convenzione tra Italia e Bulgaria che riguarda il trattamento delle pensioni italiane in Bulgaria. La convenzione richiede che i pensionati italiani diventino cittadini bulgari per poter ricevere la pensione lorda fiscalizzata, ma ciò non è menzionato chiaramente nella convenzione stessa. Questa disposizione ha creato confusione e problemi per molti pensionati, poiché hanno dovuto presentare un modello specifico (f772 oep/1) per richiedere la defiscalizzazione della pensione.
A partire da giugno 2023, il governo bulgaro ha iniziato a detrarre l'IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) dai pensionati italiani che non sono cittadini bulgari, creando ulteriori disagi finanziari.
Franco denuncia anche la mancanza di rappresentanza adeguata per i pensionati italiani residenti in Bulgaria, sia da parte del governo italiano che da quello bulgaro. Sottolinea la necessità di agire collettivamente e critica la mancanza di supporto da parte delle istituzioni italiane e dell'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) nei confronti dei pensionati italiani residenti all'estero.
L'intervistato spiega che i pensionati italiani in Bulgaria si sono organizzati tramite teleconferenze su WhatsApp per cercare una soluzione al problema e portare alla luce la loro situazione agli occhi dell'opinione pubblica. Si mostrano preoccupati riguardo alle intenzioni del governo bulgaro riguardo alle pensioni e alla possibilità di dover restituire somme di denaro allo Stato.
Infine, Franco sottolinea che il problema non riguarda solo i pensionati in Bulgaria, ma potrebbe rappresentare un'anticipazione di ciò che accadrà a molti altri pensionati in Europa, a causa delle difficoltà economiche e dei problemi di sostenibilità dei sistemi pensionistici. La sua storia e le sue preoccupazioni riflettono la situazione di molti altri pensionati italiani e mettono in luce la necessità di una maggiore attenzione e azione per affrontare questa problematica.
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Il Comites di Brisbane e cambiato molto dal 1980 quanto era semplice per gl'italiani di Brisbane che dava aiuto ai nostri connazionali , a carico del commiotes eravamo semplici italiani a quei tempi che cerea Luigi Casagrande il console Maggia, Franco Marrama, e tanti altri, 20 anni organizzare feste Nazionale, e regionale,
il consolato era aperto a tutti quelli che ne avevano bisogno e la Miss Javone la Friulana aiutava a tutti quelli che avevano bisogno sempre allegra anche con Pina.
ero sempre benvenuto al consolato per il console Maggia e Tulio,
20 anni aiutare i nostri ex combattenti aiutarli a fare domande pensionistiche ,
alcuni si ricordano del mio operato di associazionismo, come la Federazione D'arme an bersaglieri.
adesso…