- “Da diversi anni la nostra rete di Ambasciate, Consolati, Istituti Italiani di Cultura e Uffici ICE all’estero promuove la “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo” una rassegna tematica annuale, dedicata alla promozione della nostra cucina e dei prodotti agroalimentari italiani di qualità". Così l'Ambasciatore d'Italia a Singapore, Mario Vattani, durante la presentazione degli eventi in programma dal 22 al 28 novembre sotto lo slogan “Le tradizioni italiane incontrano i sapori di Singapore”.
"Tra gli obiettivi della rassegna, per la cui ideazione e coordinamento dobbiamo ringraziare la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina, che opera assieme a un gruppo di lavoro che coinvolge istituzioni, enti territoriali, attori pubblici e privati, filiere produttive e mondo accademico-scientifico, - ha spiegato Vattani – quello di valorizzare la ricchezza e la varietà delle tradizioni culinarie dei nostri territori, ma non solo. Si vuol far conoscere nel mondo la salubrità e la sostenibilità dell’intera filiera. Non a caso quest’anno la rassegna rivolge uno sguardo insieme alla storia e ai grandi temi dell’attualità”.
“Di qui – ha aggiunto – il titolo dell’edizione 2021, “Tradizione e prospettive della Cucina Italiana: consapevolezza e valorizzazione della sostenibilità alimentare”. Anche a Singapore valorizzeremo le tradizioni culinarie e i vini caratteristici delle nostre Regioni, considerando sempre, nei confronti di un pubblico colto e amante dei viaggi, l’aspetto del turismo eno-gastronomico. Vedrete che il programma prevede show-cooking, cene con grandi chef, workshop e promozioni speciali, degustazioni enogastronomiche, lezioni di cucina”.
“Il pubblico di Singapore – ha osservato il diplomatico – è sempre più incuriosito dalla cucina italiana. Le statistiche mostrano che le vendite al dettaglio di prodotti alimentari italiani sono molto aumentate negli ultimi due anni. Oggi i ristoranti italiani di Singapore forniscono sempre più scelte per l’asporto, i distributori aggiungono nuovi prodotti italiani al mercato, mentre molti singaporeani hanno iniziato a sperimentare a casa loro con i piatti italiani. Abbiamo voluto costruire questa settimana con un atteggiamento aperto, dedicato a un confronto creativo tra identità. Lo pensiamo adatto a un pubblico che ha una visione ampia della cultura culinaria, dai ristoranti stellati allo street food”.
“I vivaci hawker-centers sono un elemento centrale della società singaporeana, se consideriamo che quest’anno addirittura nella Biennale dell’Architettura di Venezia, il padiglione di Singapore si è richiamato proprio ad essi nel suo allestimento, come luoghi di confronto e convivenza tra gusti, sapori e culture”, ha concluso. (aise)
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