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L’Europarlamento avvia il processo di modifica dei Trattati UE


BRUXELLES - Nella giornata di ieri, giovedì 9 giugno, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che invita il Consiglio europeo ad approvare l’avvio del processo di revisione dei Trattati UE.

In considerazione della recente serie di crisi in corso, i deputati si sono avvalsi della prerogativa di chiedere che i Trattati siano modificati sulla base delle seguenti proposte: riformare le procedure di voto in seno al Consiglio per migliorare la capacità di azione dell'Unione europea, incluso il passaggio dall'unanimità del voto al voto a maggioranza qualificata in ambiti quali le sanzioni, le cosiddette clausole passerella e le emergenze; adattare le competenze dell'UE, soprattutto nei settori della salute e delle minacce sanitarie transfrontaliere, nel completamento dell'unione energetica basata sull'efficienza e sulle energie rinnovabili, nella difesa e nelle politiche sociali ed economiche; garantire la piena attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali e incorporare il progresso sociale, collegato a un Protocollo sul progresso sociale, nei Trattati. E ancora: rendere l'economia dell'UE più resiliente, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese e ai controlli di competitività, e promuovere investimenti incentrati sulla transizione giusta, verde e digitale; riconoscere al Parlamento il diritto di avviare, modificare o revocare la legislazione, nonché i pieni diritti di co-legislatore sul bilancio UE; e rafforzare la procedura di tutela dei valori fondanti dell'Unione e chiarire la definizione e le conseguenze delle violazioni ( 7 TUE e Carta dei diritti fondamentali).

Il testo è stato adottato con 355 voti favorevoli, 154 contrari e 48 astensioni.

Spetterà ai capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri, in occasione del Consiglio europeo, decidere di istituire una Convenzione, a maggioranza semplice. Molti deputati hanno chiesto che ciò avvenga al più presto, ovvero al vertice dell'UE del 23-24 giugno, per garantire che le aspettative dei cittadini siano soddisfatte e che i risultati della Conferenza sul futuro dell'Europa siano messi a frutto il prima possibile. La Convenzione dovrebbe essere composta da deputati europei, commissari, parlamentari nazionali e i leader dell'UE.

La Commissione dovrebbe annunciare come intende dare seguito alla Conferenza a metà giugno. La commissione per gli affari costituzionali del Parlamento continuerà a lavorare sulle modifiche che il Parlamento cercherà di apportare ai Trattati, in previsione di una Convenzione.

(aise)

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