Nel comune rurale di Chétimari, nella regione di Diffa in Niger, l’ONG COSPE ha implementato tra il 2020 e il 2021 il progetto “Donne in Prima Linea”, parte del Programma di emergenza dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in favore di “Rifugiati, sfollati interni, popolazioni di ritorno e comunità ospitanti del Lago Ciad – AID 11226”.
Le donne della regione di Diffa vivono in condizioni difficili. L’accesso ai servizi di base, insufficiente, è ulteriormente limitato dai conflitti regionali e dal flusso di sfollati. Sul piano sociale, malgrado la responsabilità quotidiana che detengono nella cura della casa e della famiglia, le donne trovano arduo emanciparsi dalla cultura patriarcale che lede la loro libertà e i loro diritti. A questo scenario si aggiungono i dati sulla violenza che emergono dagli studi di UN Women, UNICEF e altre agenzie: oltre un terzo delle donne in Niger ha subito un atto di violenza nel corso della vita; il 76% si sposa prima dei 18 anni, mentre il 60% ritiene diritto legittimo del marito picchiare la propria moglie.
Facendosi garante dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne di Chétimari, “Donne in Prima Linea” ha creato una rete di punti di ascolto per offrire una gamma di servizi di base, dalla sanità alla formazione all’imprenditoria, da cui le donne si trovano spesso escluse. Il progetto dedica un’attenzione particolare alle attività di sensibilizzazione e diffusione di informazioni sulla prevenzione delle violenze di genere. Attraverso la condivisione di esperienze, competenze e punti di forza, le donne di Chétimari hanno trovato un terreno comune per lottare contro le strutture che opprimono i loro diritti. Nel corso di un anno, il progetto è riuscito a mobilitare tre gruppi di donne, nei villaggi di Chétimari, Tourbaguida e Kargamari, attivamente coinvolte nella promozione dell’uguaglianza di genere, che a loro volta hanno incoraggiato la formazione di gruppi analoghi in altri comuni. (aise)
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