“Venite in Cambogia. Lo diciamo ai trentini, muovetevi, fate nuove esperienze, magari in un posto come questo dove l’umanità è davvero forte e la quotidianità commovente. Venite a conoscere i cambogiani, perché vi apriranno il cuore”. Questo il sentimento di grande vicinanza al popolo del Sud est asiatico e alla sua “umanità impagabile” che nasce da Ketty Sandri e Alessandro Prati, la coppia trentina da tre anni in Cambogia per un’avventura di vita che è diventata anche imprenditoriale.
I due, entrambi del capoluogo, hanno scelto la città di Battambang per aprire un ristorante italiano, praticamente l’unico nel Paese, dove non mancano i sapori trentini. Brulé, servito freddo, come si conviene ad un clima tropicale, polenta e spezzatino, tortel di patate. Un locale in cui si organizzano cene alternative, facendo musica live, e che presto - se la fase post-Covid lo permetterà - potrebbe conoscere nuovi progetti di espansione come l’apertura di un giardino all’aperto.
Nella videointervista - girata nella loro casa sopra il lago di Caldonazzo, durante una sosta in Italia della coppia, e visibile sui canali della Provincia autonoma di Trento e sul portale MondoTrentino, la community dell’emigrazione trentina ieri e oggi - Ketty e Alessandro raccontano la loro storia e quali sono le ragioni profonde della loro decisione. Offrono anche un viaggio nella realtà del sud est asiatico. Una realtà in via di sviluppo, che riserva luci e ombre, ma anche un luogo in cui la dimensione dell’incontro è di un’intensità straordinaria.
VIDEO INTERVISTA
(aise)
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