Sono stati firmati ieri a Tunisi due accordi di collaborazione tra la Fondazione Scuola Beni Attività Culturali, l’Istituto Italiano di Cultura e il Macam di Tunisi e tra Università Urbino Carlo Bo (DiSPeA) e Macam.
In particolare, l’accordo con la Fondazione Scuola Beni Attività Culturali è stato siglato dal presidente Vincenzo Trione, alla presenza della Ministra della cultura della Tunisia, Hayet Guettat, e dell’Ambasciatore italiano in Tunisia, Lorenzo Fanara, con il MACAM – Museo di arte moderna e contemporanea di Tunisi e l’Istituto Italiano di Cultura della Tunisia. Insieme alla Fondazione, hanno firmato per l’IIC la Direttrice Maria Vittoria Longhi, e per il MACAM, la Direttrice Jedidi Rabaa.
L’accordo bilaterale arricchisce la prospettiva internazionale della Fondazione, con l’attivazione di una nuova collaborazione per la condivisione di esperienze e lo scambio tra professionisti italiani e stranieri del patrimonio culturale.
A Tunisi, presso la Cité de la culture, sta per aprire al pubblico il MACAM – Museo di arte moderna e contemporanea che si sviluppa su 5000 m2 di spazio espositivo e possiede una collezione di oltre 13.000 opere di artisti tunisini e stranieri, dalla fine del XIX ad oggi. In prospettiva della prossima apertura e di importanti interventi di catalogazione, riorganizzazione della collezione e degli spazi espositivi, il MACAM ha strategicamente scelto di investire in formazione del proprio personale, anche in collaborazione con istituzioni straniere.
Su iniziativa dell’IIC e grazie all’interlocuzione con la sua Direttrice, Maria Vittoria Longhi, la Fondazione è stata coinvolta per lavorare alla strutturazione, di concerto con il Museo MACAM e l’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, di un programma di formazione sui temi della cura e gestione del patrimonio culturale, rivolto al personale museale.
Si amplia così la nostra rete di connessioni con partner stranieri, nuove sfide da cogliere per pianificare e realizzare piani formativi rivolti a professionisti del patrimonio culturale dell’area Mediterranea.
Con l’esperienza dell’International School of Cultural Heritage, si era già potuto stringere un solido legame tra professionisti italiani e tunisini, con la partecipazione di due dipendenti dell’Institute National du Patrimoine di Tunisi ad un periodo di formazione presso l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e Roma e il Parco Archeologico di Pompei. L’accordo quadro firmato ieri presso la sede del MACAM, rinforza ulteriormente questo legame.
La Fondazione assume infatti l’impegno di ideare un’offerta formativa multidisciplinare, sui temi della gestione delle collezioni, dell’allestimento e accoglienza museale, della catalogazione digitale, per sviluppare le competenze trasversali, favorire lo scambio di expertise e rispondere ai bisogni formativi del MACAM.
Inoltre, si inaugura, così, la prima edizione del “Programma gemellaggi”, un progetto che mira a rafforzare il ruolo internazionale dell’Italia nel campo delle politiche e pratiche del settore cultura. L’accordo con il MACAM rappresenta, dunque, un primo progetto pilota, con il quale creare occasioni di scambio tra i musei di arte moderna e contemporanea italiani e tunisini, in vista di sempre più proficue collaborazioni future.
“L’augurio è che questo Accordo-quadro, con le attività di scambio e formazione che seguiranno, possano contribuire ad un crescente rafforzamento delle relazioni bilaterali tra Italia e Tunisia, a partire da un rinnovato dialogo sui temi della formazione e delle buone pratiche relative al settore culturale, nonché da una rinnovata cooperazione tra tutti gli istituti museali coinvolti”, le parole del Presidente Vincenzo Trione. (aise)
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