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IL TRAVEL BAN E IL DRAMMA DEGLI EXPAT ITALIANI NEGLI USA




“Tra le innumerevoli problematiche causate dalla pandemia da Covid-19, ce n’è una di cui si sta parlando poco: la condizione degli expat italiani negli Stati Uniti. A causa del Travel ban istituito dall’ex presidente Donald Trump nel marzo 2020 con lo scopo di limitare i contagi, e da allora mai revocato, migliaia di italiani si trovano in un limbo che pare non avere mai fine.

Le uniche persone autorizzate a entrare sul suolo degli Usa, infatti, sono i cittadini americani e i detentori della Green Card. Restano così esclusi tutti i possessori di visti lavorativi, dei quali le Istituzioni paiono essersi completamente dimenticate”. Ne parla Isabel List su “La Voce di New York”,

il giornale online in lingua italiana e inglese fondato e diretto da Stefano Vaccara.


“Chi realmente è toccato da questa privazione di tutele è la categoria dei lavoratori: persone bloccate negli Usa senza poter tornare in Italia per paura di non poter più rientrare; persone che aspettano da tempo il rinnovo del proprio visto in Ambasciata a Roma o nei consolati tra Milano, Firenze e Napoli; persone che per urgenti motivi familiari sono ritornate in Italia e ora non riescono più a varcare il confine degli Stati Unti


– prosegue List -. Le storie di expat italiani che vedono negati i propri diritti e che rischiano anche il posto di lavoro sono infinite. A dirla tutta, un escamotage per rientrare negli Stati Uniti c’è. Trascorrendo 14 giorni al di fuori dell’area Schengen, si può varcare il confine americano sia con il visto lavorativo che con quello turistico.

Questo vuol dire che chi dispone di tempo e risorse economiche può alloggiare per due settimane, ad esempio, in Croazia o in Turchia e poi imbarcarsi tranquillamente su un volo per gli Usa”.

Una piccola luce in mezzo al buio, però, si intravede: “grazie alla deputata della Repubblica italiana Fucsia Nissoli Fitzgerald, la quale rappresenta la circoscrizione dell’America settentrionale e centrale – si legge -. Da mesi sta lavorando per la rimozione del Travel ban. La speranza è che, grazie al suo aiuto, il ban venga rimosso il prima possibile o che quantomeno sia eliminato per i detentori di visto lavorativo.


Essere un expat non è mai semplice, neppure in tempi normali.

La nostalgia di casa è però tenuta a bada dalla consapevolezza di potersi muovere liberamente da un continente all’altro. Il Travel ban ha capovolto questa certezza, tracciando una linea netta e invalicabile tra l’Italia degli affetti e delle origini e l’America, terra di realizzazione lavorativa. Neppure con l’avanzare delle vaccinazioni anti Covid-19 la situazione è cambiata e i diritti dei lavoratori italiani espatriati negli Stati Uniti continuano a essere calpestati”. In base alle iscrizioni all’anagrafe degli italiani residenti all’estero relativi al 2020, gli italiani negli Stati Uniti d’America sarebbero quasi 300mila.


La Voce di New York raggiunge una vasta e diversificata comunità di lettori ben oltre i lati dell'Atlantico e punta ad essere sempre di più la voce italiana nel mondo.

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