RETE CONSOLARE
BASILEA – “Domani, 9 marzo, è un anno da quando ho emesso il primo ordine di servizio relativo all’emergenza COVID19. Dopo un anno, purtroppo, questa malattia subdola e violenta non è ancora vinta. Grazie ai diversi vaccini approvati e in corso d’approvazione, iniziamo, finalmente, a intravedere la luce anche se ci vuole ancora tempo prima di un ritorno alla normalità. E proprio a questa incertezza, a questo mai dover abbassare la guardia che Vi scrivo”. Inizia cosi il messaggio rivolto ai nostri connazionali del Console d’Italia a Basilea Pietro Maria Paolucci. “Come sapete – prosegue il Console – questa settimana appena conclusa il Consolato è stato chiuso per un caso di COVID che ha interessato un funzionario. Come da protocollo, sono scattati i controlli per tutti a seguito dei quali sono state rilevati altri casi di positività al Covid-19. Questo impone, per motivi precauzionali, un’altra settimana di chiusura e l’annullamento di tutti gli appuntamenti programmati. I miei collaboratori hanno provveduto e stanno provvedendo ad avvisare tutti gli interessati. Ovviamente, come potrete immaginare, questo potrebbe inevitabilmente provocare disagi, ritardi e problemi di varia natura, di cui mi scuso in anticipo chiedendo la vostra comprensione e, soprattutto, la vostra collaborazione. Come sapete, – continua Paolucci – sin dall’inizio del mio mandato, non potendo ricevere singolarmente ognuno degli oltre 106.000 italiani della circoscrizione, ho dato molta importanza alla comunicazione, all’informazione, alla trasparenza verso la comunità per la quale siamo chiamati a offrire i migliori servizi. Attualmente i funzionari in forza al Consolato a Basilea, non considerando le defezioni dovute al COVID, sono 14 impegnati in mansioni diverse per oltre 106.000 connazionali. Questo non ci ha impedito di rilasciare negli ultimi due mesi (gennaio e febbraio):710 passaporti (due sportelli); 329 carte d’identità (2 sportelli e dal 12 febbraio 1 sportello); 999 domande di iscrizione AIRE, cambio indirizzo, trasferimenti, irreperibili, rimpatri; 159 trasmissioni di atti di nascita; 22 trasmissioni di atti di matrimonio; 65 trasmissioni di atti di morte”.
“Oltre a procure, attribuzioni di codici fiscali etc., – continua il console – sono stati elaborati, per poter rilasciare gli appuntamenti finalizzati al rilascio dei passaporti e delle CIE: 542 richieste di appuntamenti per i passaporti a gennaio; 578 richieste di appuntamenti per i passaporti a febbraio; 340 richieste di appuntamenti per carte d’identità a gennaio; 445 richieste di appuntamenti per carte d’identità a febbraio. Alla riapertura, prevista per il 15 marzo p.v., in attesa del personale attualmente indisponibile, dovrebbero essere operativi 9 funzionari consolari per tutti i settori riferiti: un numero troppo esiguo per sopportare la forza d’urto delle richieste e dell’arretrato inevitabilmente creato. Questo comporterà un’inevitabile riorganizzazione dei settori e dei servizi con tutte le problematiche immaginabili. È quindi impensabile ed impossibile, al momento, continuare ad offrire i servizi nella “normalità” degli ultimi tempi, già ridotta rispetto a un anno fa. Lo sforzo della nostra Ambasciata per sensibilizzare il Ministero riguardo alle risorse umane è da sottolineare ed è concreto. I settori di maggiore pressione – Passaporti e carte d’identità – saranno aperti, temporaneamente, con un solo sportello per ufficio e gli appuntamenti saranno rilasciati secondo i seguenti criteri: ripristino appuntamenti annullati in queste due settimane; solo cittadinanza italiana e mancanza totale di documenti d’identità validi; tutti gli altri casi”.
“Mi rendo conto – prosegue Paolucci – che questo causerà dei rallentamenti e delle lunghe attese per riceve un appuntamento, ma purtroppo non ci sono alternative, per questo chiedo la vostra comprensione e pazienza. Il personale della Sede è reperibile nei giorni lavorativi, negli orari e agli indirizzi di posta elettronica e ai recapiti telefonici pubblicati sulla Home Page del sito: Contatti telefonici. Per i motivi sopra esposti vi esorto, prima di telefonare/scrivere, ad accertare che la risposta alla vostra domanda/richiesta non sia già presente sul sito, evitando di intasare le linee telefoniche e le caselle e-mail, lasciando questi canali liberi a chi ne ha veramente bisogno, e consentendo ai funzionari di poter rispondere in maniera precisa a tutti e allo stesso tempo di poter svolgere/preparare i documenti per chi deve riceverli (utenza, comuni e autorità italiane/locali). Ricordate che l’impiegato che risponde al telefono e/o alla e-mail è lo stesso che deve rilasciare il documento, il servizio e tutto quanto necessario a soddisfare le vostre stesse richieste. Vi ringrazio, anche a nome dei miei collaboratori, – conclude il Console – per la comprensione e mi scuso ancora una volta (e non sarà mai abbastanza) per i disagi a cui potrete andare incontro.Buona salute a tutti Voi, ai Vostri cari, alle Vostre famiglie e sempre Viva l’Italia!”. (Inform)
08/03/21
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