TEL AVIV\ aise\ - Con l’avvicinarsi del 27 gennaio, Giorno della Memoria, l’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv presenta “La memoria disegnata. La Shoah nel fumetto italiano”, un percorso per scoprire come, in Italia, i fumettisti abbiano raccontato – attraverso ricerche storiche e testimonianze dirette – la terribile sorte del popolo ebraico durante il fascismo e il nazismo: dall'introduzione delle leggi razziali fasciste nel 1938 alle gesta di Jan Karski e Giorgio Perlasca, fino agli indelebili segni lasciati nel dopoguerra nelle memorie dello scrittore Primo Levi.
Sin dai primi anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, numerose forme d’arte hanno contribuito a elaborare e tramandare il ricordo della Shoah. Un ruolo fondamentale lo ha svolto il fumetto: il più noto esempio è Maus di Art Spiegelman, che narrando la Shoah fu anche il primo fumetto a vincere nel 1992 il Premio Pulitzer. L’opera di Art Spiegelman consacrò in questo modo un linguaggio capace di dare vita ad opere dalla straordinaria potenza espressiva, in cui autobiografismo, creatività artistica e documentarismo si uniscono per parlare al cuore di lettori e lettrici. Diversi sono anche i fumetti italiani che hanno toccato i temi della memoria, dagli orrori delle leggi razziali e dei campi di concentramento fino alle imprese dei Giusti tra le Nazioni, che hanno contribuito alla salvezza di tanti appartenenti al popolo ebraico.
Dal 17 gennaio al 4 febbraio - ogni lunedì, mercoledì e venerdì - sui canali social Facebook e Instagram dell’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv verranno presentate alcune delle opere più emozionanti e storicamente accurate attraverso immagini, testi e interviste video.
Il viaggio partirà da Trieste, dove Walter Chendi ha ambientato La Porta di Sion, il suo graphic novel dedicato all’introduzione delle leggi razziali e ai viaggi per la terra promessa; proseguirà con le azioni coraggiose del Giusto tra le Nazioni Giorgio Perlasca, raccontate nel fumetto di Matteo Mastragostino e Armando Miron Polacco (Perlasca) e in quello di Marco Sonseri ed Ennio Bufi (Giorgio Perlasca. Un uomo comune); e con le gesta del Giusto Aristides de Sousa Mendes, evocate nelle vignette della giornalista e autrice Cinzia Leone.
Con gli autori Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso ripercorreremo l’avventuroso viaggio attraverso l’Europa occupata di Jan Kozielewski, più noto come Jan Karski. L’uomo che scoprì l’Olocausto e cercò di rivelare all’Occidente la terribile realtà dei campi di concentramento. Ricorderemo la storia della giovanissima Nella Attias, deportata ad Auschwitz ad appena cinque anni e oggi protagonista del fumetto disegnato da Marta De Vicenzi e Maddalena Stellato e pubblicato dalla sezione ANPI di Chiavari.
Infine “La memoria disegnata” approderà al difficile racconto dei sopravvissuti e in particolare alla storia di Primo Levi, narrata nel fumetto di Matteo Mastragostino e Alessandro Ranghiasci (Primo Levi) e in Una stella tranquilla di Pietro Scarnera.
Dal 2000, in Italia il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, per commemorare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. La data del 27 gennaio è stata scelta per ricordare la giornata in cui vennero abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz.
MaMa Comics è composta da Maria-Angela Silleni e Maya Quaianni, esperte del settore del fumetto e della comunicazione visiva, nell’ambito italiano e non solo. Maria-Angela lavora nell’editoria come editor, traduttrice e articolista freelance; Maya si occupa di comunicazione e ricerca accademica sulla nona arte in Italia e Spagna. Insieme, dal 2016 organizzano a Milano il festival di fumetti indipendenti Bricòla. Come MaMa Comics propongono idee di mostre, incontri e pubblicazioni per promuovere il rapporto unico tra italiano e nuvolette.
(aise)
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