Nei giorni 3, 4 e 5 febbraio 2022, sempre alle ore 20, presso la Kampnagel Fabrik di Amburgo, si terrà uno spettacolo teatrale della Compagnia Motus. Lo spettacolo è in italiano con i sopratitoli in inglese, e verrà preceduto prima di ogni rappresentazione da una breve introduzione. Dopo lo spettacolo di venerdì 4 febbraio si svolgerà un dibattito con i membri della Compagnia Motus. I biglietti (18 Euro / ridotti 9 Euro) sono acquistabili tramite il sito web del teatro Kampnagel Fabrik nonchè al botteghino.
Il titolo della performance evoca le parole di Cassandra nella riscrittura delle Troiane di Jean Paul Sarte… una frase che già di per sé mette a nudo la traiettoria di questo nuovo progetto Motus. La ricerca è cominciata prima del lockdown e ora assume inevitabilmente altra luce e urgenza. La pandemia e il disastro climatico segnano la fine di un’epoca e Le Troiane iniziano con una fine. Tragedia anomala, senza conflitto e tessitura, o meglio il conflitto c’è stato, ma è già avvenuto: Ilio è già stata distrutta. Le donne, ridotte a bottino di guerra, attendono la spartizione, di lì a poco partiranno per mare, schiave, verso territori stranieri. Non c’è trama né intreccio, solo un perpetuo evocare gli spettri del passato. La parola di Ecuba è lamento, parola che seppellisce i morti; la parola di Cassandra rompe la stasi e dà fuoco al futuro. Ma al centro ci sono il dolore e lo strazio del lutto, che, fuori dalla sfera personalistica, aprono una questione fortemente politica. Quali sono i corpi da piangere e quali no? Quali forme abbiamo a disposizione per esprimere il lutto, il dolore della perdita (o anche separazione dal proprio luogo d’origine, come avviene per le comunità diasporiche)?, si chiede Judith Butler in un saggio sul lutto collettivo. Durante la pandemia, le cerimonie per i morti sono state sospese, e i corpi sono stati sepolti d’ufficio, di nascosto, in silenzio, senza saluto. Lo stesso accade per i corpi migranti morti in mare, per i clandestini o per le prostitute giustiziate dal sistema della tratta. Quali vite contano, dunque? Cosa rende una vita degna di lutto? Ripartiamo da queste domande urticanti per costruire “Tutto Brucia” che sarà inevitabilmente oscuro… ma colmo di abbacinante furore. (fonte: motusonline.com) Link vimeo:https://vimeo.com/592679392.
La Compagnia Motus nasce a Rimini nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, producendo sin dalla fondazione spettacoli di grande impatto, capaci di prevedere e raccontare le contraddizioni del presente. Il lavoro della compagnia, fatto di teatro, performance e installazioni, è accompagnato da un’intensa attività di seminari, incontri e dibattiti. La compagnia ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre Premi Ubu e importanti premi speciali. Liberi pensatori, i due registi portano da sempre i loro spettacoli nel mondo: da Under the Radar (New York), a TransAmériques e PuSh Festival (Canada), Santiago a Mil (Cile), Fiba Festival (Buenos Aires), Adelaide Festival e Midsumma Festival (Australia), Taipei Arts Festival (Taiwan), Hong Kong International Black Box Festival, MITsp (Brasile) e in tutta Europa. I registi della compagnia sono direttori artistici del pandemico cinquantenario di Santarcangelo Festival, progetto biennale in tre atti tra luglio 2020 e luglio 2021. (Inform)
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