Ecco qui, il 4° episodio sul sito web:
Prima di arrivare alla puntata importante di Masterchef, ha dovuto superare uno scoglio anche lei uno scoglio di salute per davvero e lo
ha fatto con grande successo perché ha
incontrato il camice bianco giusto che
oggi con noi nella 'casa della salute per
davvero', il dottor Pasquale Filannino, responsabile della divisione di aritmologia di Santa Maria Hospital di Bari e allora prima di sentire che cosa ha visto di fronte ai suoi occhi l'esperto camice bianco, ci corre l'obbligo di ascoltare perché stava male...
ITALIANI ALL'ESTERO TV e sui Social che gentilmente condivideranno. La serie é formata da 30 episodi bi-settimanali.
Qui il quarto episodio:
"GRAZIE DOTTORE"
Dalle malattie croniche, alle dinamiche di trapianto d’organo da vivente senza tralasciare mai la ricerca ed i risvolti psicologici dei pazienti e degli stessi camici bianchi.
Anche loro sono uomini e donne…ce ne siamo accorti forse tardi a causa della pandemia?
“Grazie Dottore” – #lasaluteperdavvero – è il format salute basato sullo storytelling medico paziente. Massimiliano Sisto – direttore di rete di TRMH24 ed autore tv – ha interpretato con il suo team il desiderio di mettere il paziente al centro con semplicità ed empatia. Tutte le storie sin qui raccolte (precedenti all’emergenza covid-19) hanno come denominatore comune quanto accade normalmente nei luoghi di salute della nostra Italia.
I pazienti che ce la fanno hanno voglia di raccontare come e grazie a chi. Lo stile del format è informale, pur nel rispetto della scienza e della medicina. L’esperimento di comunicazione scientifica deve avere la comprensione finale come messaggio imprescindibile.
Anche durante la pandemia abbiamo imparato ad ascoltare scienziati, ricercatori, esperti ma spesso dal punto di vista del succo comunicativo resta ben poco. Ascoltare la testimonianza vera della “signora Maria” che si interfaccia con quella del suo camice bianco lascia molti più input al telespettatore.
Le storie spaziano da approcci chirurgici di ultima generazione, alla convivenza con le
malattie croniche, alle dinamiche di trapianto d’organo da vivente senza tralasciare mai la ricerca ed i risvolti psicologici dei pazienti e degli stessi camici bianchi: nessuna meraviglia, infatti, nello scoprire gli occhi lucidi del chirurgo mentre rivive la storia a lieto fine del proprio paziente che alla fine pronuncia le due parole semplici semplici capaci di dare un senso ad ogni fatica: “Grazie Dottore!”.
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