GERUSALEMME - Ieri, 8 aprile, in tutta Israele è stato celebrato il giorno della Shoa’ e dell’eroismo, in ricordo dei 6 milioni di ebrei sterminati dai tedeschi. Cerimonie si sono svolte al memoriale di Yad Vashem a Gerusalemme, al kibbuz Yad Mordechai, al kibbuz Lohame’ Haghettaot. Anche la collettività italiana da diversi anni organizza in questa giornata delle cerimonie, durante le quali vengono letti i nomi di coloro che sono stati deportati dall’Italia e non hanno fatto ritorno. La cerimonia centrale – riporta il presidente del Comites di Gerusalemme, Beniamino Lazar - si svolta ieri mattina nella Sinagoga italiana di Conegliano Veneto a Gerusalemme. Ha presenziato il Consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv Gianmarco Macchia, ricevuto dal Presidente della Hevrat Yehudei Italia beIsrael, Michael Raccah. Presenti diversi scampati all’olocausto, tra cui David Cassuto, Daniele Nissim, Sergio Del Monte e Leone Passerman, già Presidente della Comunità ebraica di Roma. Gianni Di Porto ha ricordato i suoi genitori, entrambi scampati ai campi di concentramento, che riuscirono a fare ritorno a Roma e a ricrearsi una vita. Presenti anche rappresentanti del Comites di Gerusalemme. Dopo aver ascoltato due minuti di raccoglimento al suono della sirena, la cerimonia è iniziata con la lettura di una preghiera speciale per i defunti, “El male’ rachamim”, letta da David Cassuto. Quindi, a turno, i presenti hanno letto i nomi dei loro cari deportati, basandosi sul libro scritto a suo tempo da Liliana Picciotto, “Il libro della Memoria”. Nel pomeriggio si è tenuta un’altra cerimonia, questa volta sulla piattaforma zoom, cui hanno partecipato figlie e figli, nipoti di italiani, dai 12 ai 18 anni, che, guidati da Cecilia Hemsi Nizza, hanno letto brani scelti, in italiano e in ebraico, di scrittori ebrei italiani sulla shoa’ e sulla deportazione dall’Italia. (aise)
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