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Firma dell’accordo di collaborazione nel campo della bioeconomia circolare


Ambasciatrice Castaldo: “Un altro importante seguito concreto del Trattato del Quirinale”

E’ stato firmato presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi un memorandum of understanding tra le due associazioni nazionali per la bioeconomia circolare, Bioeconomy for Change (Francia) e Spring (Italia). L’atto ha lo scopo di rinforzare la collaborazione tra i due ecosistemi nazionali al fine di accelerare la ricerca, l’industrializzazione e la commercializzazione di idee innovative “biobased”. Esso prevede anche l’istituzione di un gruppo di lavoro per la determinazione di aree tematiche prioritarie (attualmente, le plastiche, mentre altre priorità saranno aggiunte in una fase successiva.

Il Cluster francese Bioeconomy for Change riunisce più di 450 membri lungo la catena del valore: cooperative, aziende di tutte le dimensioni, organizzazioni di ricerca e tecnologia, università, autorità pubbliche, fondi di investimento, e lavora su tutti i temi legati alla produzione e valorizzazione delle bio-risorse (agricoltura, silvicoltura, risorse marine o co-prodotti e residui) per scopi alimentari, industriali ed energetici.

Analogamente, il cluster italiano SPRING lavora su tutti i temi relativi alla produzione e valorizzazione delle risorse bio-based, riunisce circa 130 membri lungo la filiera ed è ufficialmente riconosciuto dal Ministero della Ricerca, oltre che essere membro del Gruppo di Coordinamento Nazionale sulla Bioeconomia istituito nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

“La firma di questo accordo costituisce un altro importante seguito concreto del Trattato del Quirinale”: l’Ambasciatrice Castaldo ha così commentato evidenziando come “la bioeconomia circolare costituisca uno dei pilastri della transizione verde, tema su cui la nostra Ambasciata si è sempre trovata in prima fila anche grazie alle iniziative a supporto della COP26 recentemente organizzate. Le collaborazioni che avvieranno direttamente gli associati alle due organizzazioni possono diventare un modello di riferimento in altri settori di cruciale importanza per lo sviluppo sostenibile, mettendo a valore le eccellenze di livello mondiale che i due Paesi possono vantare in questi ambiti”.

La cerimonia della firma del MoU è stata anticipata da un Workshop dal titolo ‘Building a bridge between Italy and France in the circular bioeconomy’ cui hanno partecipato fra gli altri rappresentanti delle istituzioni europee – il direttore esecutivo della Circular Bio-Based Europe Joint Undertaking, Philippe Mengal, ed il responsabile del settore sulla bioeconomia della DGRI presso la Commissione, Adrian Leip – insieme a quelli delle due associazioni firmatarie e dei due ministeri dell’Agricoltura e Alimentazione. Presenti anche i rappresentanti di aziende di punta italiane e francesi nell’ambito delle bioplastiche quali Novamont e TotalEnergies Corbion. (Inform)

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