EMIGRAÇÃO: DO TRENTINO PARA A EUROPA 1850-1980 Entre 1800 e 1900 emigrar na Europa é uma alternativa com metas mais distantes e difíceis de atingir. Não que as condições sejam fáceis. Mineiros na Belgica, amoladores na Inglaterra, operários na Suiça.... O emigrante procura sempre o mesmo: a possibilidade de uma vida melhor.
(scrittura automatica)
Fino alla fine della grande guerra l'attuale territorio trentino fa parte dell'impero austro ungarico all'epoca quindi spostarsi verso l'italia significa andare all'estero mentre se si raggiunge un altra regione dell'impero si parla di migrazione interna molti trentini a partire dal 1850 fanno questa scelta è più semplice ottenere i documenti necessari non solo alcune zone non troppo distanti si stanno sviluppando velocemente e richiedono la presenza di molti lavoratori l'occasione è allettante sappiamo che verso la fine del secolo circa 15 mila persone all'anno si spostano dalle vallate trentine verso altre parti dell'impero una delle destinazioni preferite el for alberg qui tra il 1870 e il 1914 viene costruita un'estesa rete ferroviaria che comprende anche un tunnel lungo più di 10 km i lavoratori impiegati in questo settore vengono chiamati ai tempo neri un termine derivato dalla storpiatura di eisenmann che significa ferrovia sono lavoratori stagionali perché questi lavori all'aperto si possono fare solo dalla primavera all'autunno questo è anche un vantaggio la paga è buona e dopo pochi mesi si può tornare a casa lasciare il proprio paese può essere una scelta politica è il caso di chi emigra durante il fascismo perché contrario al regime che governa l'italia degli anni venti e trenta la dittatura non ammette voci contrarie chi protesta rischia l'arresto e addirittura la vita in quegli anni la
necessità di trovare lavoro rimane uno dei motivi principali per emigrare poi una volta fuori si entra in contatto con i gruppi antifascisti che già esistono in diversi paesi 'europa
per alcuni però la fuga è l'unica scelta possibile provo a raccontarvi una storia emilio's tra felini nasce a rovereto nel 1897 negli anni venti diventa socialista e poi anarchico partecipa alle manifestazioni antifasciste e fa propaganda viene ripetutamente arrestato e incarcerato nei periodi di libertà scappa più volte in francia è un clandestino e si trova a fare mille lavori diversi ma continua pure con la sua attività di antifascista partecipa persino alla guerra civile spagnola negli anni in cui e all'estero emilio vive in condizioni di precarietà e povertà questa è la vita di un emigrante politico da una parte hai la necessità di procurarsi da vivere dall'altra ha il terrore costante di essere riconosciuto e riportato nelle carceri fasciste dagli anni 20 in poi i trentini prendono sempre più spesso la via del belgio tra il 1922 e il 1932 sono in 6.500 a partire quasi tutti diretti verso le miniere di carbone il governo belga facilità l'immigrazione perché quello del minatore è un lavoro terribile che i belgi non vogliono fare i minatori sono spesso colpiti dalla silicosi una malattia dei polmoni è causata dall'inalazione di roccia polverizzata gli incidenti sono all'ordine del giorno....
A cura dell'Area educativa dalla Fondazione Museo storico del Trentino con la partecipazione di Nicola Sordo. Puntata a cura di: Elisabetta Antonelli, Michele Toss e Sara Zanatta. Coordinamento di produzione: Matteo Gentilini. Una realizzazione Motion Studio. Traduzione realizzata dall'Associazione Trentini nel Mondo. Puntata realizzata nell'ambito delle attività del Centro di documentazione sulla storia dell'emigrazione trentina con il sostegno di Ufficio Emigrazione - Provincia autonoma di Trento. Rimani aggiornato sulle nostre iniziative qui: http://www.museostorico.it/
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