“Mancano ancora 3 settimane e l’umore dei canadesi è destinato a cambiare diverse volte prima di cristallizzarsi nell’urna, ma una tendenza appare essere ormai chiara: il blitz di Justin Trudeau di portare il Paese al voto in piena estate, nel bel mezzo della pandemia e della crisi afghana, non sembra sortire gli effetti sperati. Per il momento. Lo certificano alcuni sondaggi che sono stati realizzati da diversi istituti di statistiche nelle ultime settimane”. A riportare la notizia nell’ultimo numero del settimanale “Il Cittadino Canadese” è Vittorio Giordano. Secondo quanto riportato, l’ultimo sondaggio, “reso pubblico da Nanos, commissionato da CTV News e The Globe and Mail, ha riscontrato un sostegno per il Partito conservatore pari al 33,3%, rispetto al 30,8% per il Partito liberale, con l’NDP al 21,7%. Per la Mainstreet Research, la forbice tra i due principali partiti è molto più ampia: addirittura il 9,5%, con i Conservatori al 37,8% e i Liberali crollati al 28,3%, mentre l’NDP non andrebbe oltre il 19,4%. E poi, ancora, secondo Ekos: Conservatori al 34,8%, Liberali al 28,5% ed NDP al 19,8%. La sola notizia confortante per Trudeau è l’NDP che non va oltre il 20%. Resta il fatto che i Conservatori appaiono col vento in poppa e sono sul punto di capitalizzare un vantaggio elettorale che potrebbe tradursi non soltanto in una vittoria netta, ma addirittura in trionfo, vista la concreta possibilità di conquistare la maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni”. “Il trend al rialzo del Partito Conservatore è riscontrabile anche nelle più recenti proiezioni dell'aggregatore 338Canada, che per il momento ipotizza un governo conservatore minoritario – prosegue Giordano -. Anche l'indice di popolarità del leader liberale ha subìto una battuta d’arresto, a vantaggio del suo rivale conservatore. Tra il 23 e il 27 agosto, secondo Nanos, l'indice di approvazione di O'Toole è salito dal 24% al 27,2%, mentre quello di Trudeau è sceso dal 32,7% al 29,9%”.
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