MONTREAL
- Si intitola “E l’uomo incontrò il cavallo” il nuovo ciclo di webinar organizzati dall’Istituto Italiano di Cultura di Montréal e dal Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università degli Studi di Torino, in programma online dal prossimo 19 febbraio alle 15:00 (ora di Montréal, le 21:00 in Italia). Il cavallo ha seguito la vita degli uomini e delle civiltà, sin dagli albori. Originario della steppa eurasiatica, all’inizio ha fornito all’uomo carne, latte e pelli e solo nell’età dei metalli è divenuto protagonista fra gli animali da tiro e principe per l’equitazione, segnando momenti memorabili nella storia militare e sportiva. La sua parte nella letteratura e nell’arte è sempre stata centrale, quella del nobile animale, rispecchiando interessi e passioni dei popoli. Le arti figurative hanno in ogni epoca rappresentato la sua bellezza: dalle figure equine lasciate dai primitivi sulle pareti delle grotte preistoriche sino ai cavalli dei mirabili monumenti equestri del Rinascimento italiano. La serie “E l’uomo incontrò il cavallo”, ideata con Domenico Bergero, Direttore del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università degli Studi di Torino, si sviluppa in un programma ricco di temi scientifici, culturali, storico-artistici, sportivi… e di tante altre curiosità: tutto affidato alle parole e alla conoscenza di scienziati e studiosi italiani. Il webinar, aperto e animato da Francesco D’Arelli, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, e da Bergero, sarà arricchito da diversi contributi. Adalberto Merighi parlerà de “L’anatomia del cavallo e arte: Carlo Ruini”. Dal momento della compilazione dell’Hippiatrika, durante il regno di Costantino VII, e fino al XVI secolo, i veterinari hanno dovuto basarsi sugli scritti degli empirici greci e romani per avere rudimenti sulla propria arte. Il 1598 segna la fine degli anni oscuri con la pubblicazione del trattato Dell’Anatomia e dell’infirmità del cavallo del bolognese Carlo Ruini, che tra le opere monografiche un posto di particolare rilievo spetta, per la qualità delle immagini e che può a giusto titolo essere considerato il primo trattato scientifico di anatomia veterinaria. La conferenza si diffonderà su questa opera, sia dal punto di vista dell’anatomia sia dell’arte. Virginia Bertone si soffermerà su “Il “migliore tra i pittori animalier”: Carlo Pittara e la riscoperta della Fiera di Saluzzo”. La “Fiera di Saluzzo” (sec. XVII) è un dipinto di dimensioni monumentali incentrato sulla rappresentazione di molte razze di animali che il torinese Carlo Pittara presentò all’Esposizione Nazionale di Belle Arti del 1880. La speranza era di consolidare la sua fama di pittore animalier: la vicenda porterà invece ad una svolta radicale nella vita dell’artista. Quel dipinto resta tuttavia una profonda dichiarazione d’amore per la natura e gli animali attraverso la loro rappresentazione. A Mario Gennero, infine, il compito di illustrare “I cavalli di Leonardo da Vinci”. Il cavallo ha costituito per tutta la vita un motivo di costante interesse per Leonardo da Vinci. I vari codici tramandati riportano studi sull’animale. Fin dagli inizi della sua formazione il cavallo è il protagonista dei disegni e delle pitture. Leonardo amava certamente il cavallo, simbolo di bellezza e di forza. Lo include anche nella sua grande opera religiosa “L’adorazione dei magi”. Non portò mai a termine una sola scultura equestre, ma restano i suoi preziosi disegni, gli schizzi. Il cavallo viene considerato soggetto degno di studio, secondo solo all'Uomo. Come aveva fatto una ricerca accurata sulle proporzioni ideali del corpo umano, così si dedica a quelle del cavallo come rivelano i molteplici disegni. Il webinar è gratuito ma per partecipare occorre iscriversi qui. (aise)
14/02/2021
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