ROMA - “Nei giorni scorsi, in occasione dello svolgimento dell’informativa dell’Amministrazione degli Esteri ai sindacati circa il piano assunzionale di breve periodo, è emerso in tutta la sua chiarezza lo scollamento sussistente tra fabbisogno formale e fabbisogno sostanziale di personale della Farnesina, con netto schiacciamento del primo sul secondo, nella totale noncuranza degli effetti che il perdurare della penuria di personale potranno determinare sul reale funzionamento del sistema Paese all’estero”. Lo dichiara in una nota Iris Lauriola, Segretario nazionale del Coordinamento esteri della Confsal Unsa, commentando i dati emersi nell’informativa del Ministero. “Stando a quanto riferito dall’Amministrazione – riporta Lauriola – dal 2021 al 2023 sono stati e dovrebbero ancora essere integrati, previo concorso, circa 985 AA.FF tra II area, III area e dirigenti nonchè personale diplomatico, il cui numero – denuncia la sindacalista – non arriva nemmeno a tamponare la copertura delle vacanze generate dalle collocazioni in quiescenza o da eventi avversi che condizionano purtroppo gli impiegati in servizio. Pertanto continuano a mancare all’appello oltre 2000 impiegati rispetto ai valori della dotazione organica MAECI di 10 anni fa, vale a dire prima del blocco del turn-over”. “Questo piano assunzionale appare insufficiente e non adeguato, - sottolinea la sindacalista - configurandosi come una farsa rispetto al fabbisogno sostanziale dell’Amministrazione degli Esteri che sta combattendo da anni contro una progressiva riduzione dell’ammontare di personale, un innalzamento dell’età media del personale in servizio ed una contrazione drammatica dell’appeal al trasferimento verso le sedi estere che si è palesato, nell’ultima lista di trasferimento, in un misero e preoccupante 27% dei posti coperti dai trasferimenti con la conseguenza di sedi totalmente prive di personale di ruolo”. “Ci chiediamo seriamente cosa si abbia in mente quando si parla del futuro del Sistema-Paese e delle sfide che questo sarà chiamato a sostenere – evidenzia Lauriola – se a gestire queste sfide saranno solo le buone intenzioni e certamente non le risorse umane che sono tuttora le grandi assenti nel meccanismo operativo della Farnesina”. Per la sindacalista è “indispensabile ragionare anche su soluzioni di emergenza che diano uno sprint al piano assunzionale e che mirino a valorizzare le risorse già operative presso le sedi estere, come gli impiegati a contratto, attraverso concorsi interni sul modello di quanto previsto dalla legge 442 del 2001. Nella prossima legge di bilancio si renderà necessario essere ambiziosi e saper osare, per dimostrare pragmatismo e lungimiranza, nell’auspicio – conclude Lauriola – che il nuovo Ministro degli Esteri possa dare un significativo contributo in questa prospettiva”.
(aise)
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