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Comites Zurigo/ Cirielli risponde al Pd: attendiamo il giudizio del Consiglio di Stato

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ITALIANI ALL’ESTERO - CGIE - COMITES
“Non è percorribile intraprendere alcuna iniziativa in attesa del giudizio del Consiglio di Stato”.

Così il Vice Ministro degli Esteri Edmondo Cirielli cui ieri – in Commissione Esteri – è stata affidata la risposta all’interrogazione del deputato Pd Fabio Porta circa l’operatività del Comites di Zurigo alla luce della sentenza del Tar sulla sua composizione.

Il deputato, in particolare, chiedeva al Ministero come intendesse procedere

“in attesa della definizione del giudizio, affinché l'attività del Comites Zurigo si limiti alla mera gestione ordinaria”.

Nella risposta, Cirielli ha ricordato che

“la sentenza di primo grado del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha ordinato il riconteggio delle schede delle ultime elezioni del Comites di Zurigo e indicato che la nuova ripartizione dei seggi tra le liste porterebbe all'elezione della Signora Iacobelli e non del Signor Giardino. Il dispositivo prevede inoltre che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale si conformi a quanto statuito e si faccia parte diligente nell'eseguirne le indicazioni, senza adottare atti che possano andare contro l'accertamento dei fatti”.

“La parte soccombente alla sentenza di primo grado ha presentato ricorso”, ha continuato il vice ministro, precisando che “in attesa dell'esame nel merito, il Consiglio di Stato ha emesso un'ordinanza di sospensione degli effetti della sentenza di primo grado”.

Il Ministero degli esteri “deve quindi farsi parte diligente nell'eseguire anche questa ordinanza. Violarne il contenuto implicherebbe l'annullamento di ogni atto non conforme”.

“Premesso che il Comites di Zurigo non ha dichiarato decaduto il Signor Giardino, occorre sottolineare che la legge 286 del 2003 istitutiva dei Comites non attribuisce all'Autorità consolare alcun potere di interferenza nei lavori del Comitati degli italiani all'estero. Né può prendere provvedimenti nei loro confronti. Questo – ha sottolineato Cirielli – vale in particolar modo in pendenza di una pronuncia della giustizia amministrativa. Non è dunque percorribile intraprendere alcuna iniziativa in attesa del giudizio del Consiglio di Stato”.

A replicare al vice ministro è stato Toni Ricciardi, eletto in Europa con il Pd e cofirmatario dell’interrogazione, che si è detto “del tutto insoddisfatto della risposta del Governo”. Secondo Ricciardi è “assai grave che l'Esecutivo non abbia dato seguito alla sentenza del TAR del Lazio del 2 novembre 2022, rinviando ogni decisione alla sentenza del Consiglio di Stato del 22 giugno prossimo. Tale inadempienza provocherà inevitabili ripercussioni e tensioni nella comunità di Zurigo, che conta circa 334 mila connazionali”, ha concluso, segnalando una “evidente carenza di responsabilità politica ed istituzionale da parte del Ministero degli affari esteri della cooperazione internazionale”.



( AISE - IESTV.TV )


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Queste pagine fanno parte della rubrica CGIE - COMITES sono curate dall'Osservatorio di Ass.: ITALIANO ALL'ESTERO

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