
“Gentile presidente, all'avvio di questo nuovo cammino negli organi di rappresentanza di base, che in Spagna hanno segnato un buon andamento elettorale, in controtendenza rispetto i risultati mondiali, l’auspicio resta quello di utilizzare al meglio gli strumenti, in linea con le competenze istituzionali e ad esclusivo vantaggio della collettività sul territorio di competenza”. Si apre così la lettera che i consiglieri del Comites di Madrid Donata Colella, Civita Masone, Rocco Nicola Crimeni e Giuseppe Stabile, appartenenti alla Lista Civica Tricolore, hanno indirizzato al presidente del Comites, Andrea Lazzari, una lettera per sollevare l’attenzione su alcuni accadimenti e chiedere un intervento in relazioni agli stessi.
Nello specifico i quattro consiglieri partono da una premessa: “in data 3 gennaio 2022 ed 8 gennaio 2022, in seguito alla verifica effettuata sull’indirizzo internet http://www.comitesspagna.info/, gestito dal Comites di Madrid, riscontravamo: l’inserimento non autorizzato dei propri dati personali; informazioni sulla composizione dell’esecutivo del Comites di Arona pur se non costituitosi a causa di vizi procedurali; la dizione “Com.It.Es. Spagna - Organo di informazione ufficiale dei Comitati degli Italiani all'Estero”; l’utilizzo della dicitura “Repubblica Italiana” e il relativo stemma; alla sottovoce “Trasparenza” del menù orizzontale si sostiene che “i Comitati Italiani all’Estero (Com.It.Es.) costituiscono articolazioni periferiche del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale””.
I quattro consiglieri espongono alcune considerazioni, ovvero che: “rispetto alla dizione “Com.It.Es. Spagna - Organo di informazione ufficiale dei Comitati degli Italiani all'Estero”, le attività del sito (più che un Organo) di informazione e di comunicazione del Comites di Madrid lascerebbero intendere che questo si elevi fino ad inglobare i Comitati di Barcellona ed Arona; con il Decreto Legislativo 5 maggio 1948, n. 535, “Foggia ed uso dell’emblema dello Stato” veniva adottato l’emblema della Repubblica Italiana il cui utilizzo è rigorosamente riservato ad ogni struttura statale, organi costituzionali e alle più esigue strutture statali presenti nel territorio nazionale; la Legge 23 ottobre 2003, n. 286, recante le "Norme relative alla disciplina dei Comitati degli italiani all’estero", all’art.1, comma 2, emerge con chiarezza che il Comitato è organo di rappresentanza degli italiani all’estero nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari e non un’articolazione del MAECI”.
“Tutto ciò premesso e considerato”, i quattro consiglieri si rivolgono al presidente Lazzari e “nella sua qualità di rappresentante legale del Comites di Madrid”, lo “intimano” a: “cancellare nel termine massimo di cinque giorni i dati personali degli scriventi dal suddetto sito internet fin quando gli stessi non esprimano il proprio assenso e previo rispetto del principio di trasparenza; comunicare il nominativo del responsabile della protezione dei dati personali nominato dal Comites di Madrid (titolare dei dati) e con quale delibera consiliare; rendere noto il soggetto o la specifica fonte dalla quale sono state acquisite le informazioni sulla composizione dell’esecutivo del Comites di Arona; esibire il titolo che abilita ed autorizza il Comites di Madrid, gestore del sito http://www.comitesspagna.info, ad essere considerato “Organo di informazione ufficiale dei Comitati degli Italiani all'Estero”; chiarire se il Comites di Madrid abbia formulato richiesta di concessione all’uso della dicitura “Repubblica Italiana” e il relativo stemma; indicare i riferimenti normativi che vedrebbero i Comitati degli Italiani all’Estero articolazioni del MAECI”.
“Con ogni più ampia riserva di diritti, ragioni e azioni”, concludono Colella, Masone, Crimeni e Stabile, che attendono ora un “cortese riscontro” da parte del presidente.
La lettera è stata inviata per conoscenza anche al coordinatore consolare Marco Lapadura, ai consiglieri del Comites di Madrid, ai consiglieri del Comites di Barcellona e al suo presidente Livia Paretti e ai consiglieri del Comites di Arona e al suo presidente Maurizio Mior.
(aise)
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