Luogo magico, ai confini della realtà, situato sulla vetta di un’altura raggiungibile solo attraverso uno stretto ponte pedonale dal quale si gode di uno dei panorami più spettacolari di tutto il Lazio: stiamo parlando di Civita di Bagnoregio, la cittadella in provincia di Viterbo, a metà strada tra Orvieto e il Lago di Bolsena, rinominata da Bonaventura Tecchi “la città che muore” per via della costante erosione delle rocce di tufo su cui si trova.
Racchiusa tra i due fiumi del Rio Chiaro e del Rio Torbido, e protetta dalla Valle dei Calanchi, Civita di Bagnoregio si trova sin dalle sue origini in una posizione assolutamente strategica: inoltre, la presenza della vicina foce del fiume Tevere costituiva un'importante via commerciale e di comunicazione.
Nel suo glorioso passato il centro abitato era più grande: le frane e i terremoti ne hanno infatti ridotto l’estensione e nella valle si sono sgretolati palazzi, torri e antiche porte d’ingresso al borgo. Nel periodo di massima magnificenza erano ben cinque: di queste, ne è rimasta una, Porta Santa Maria detta anche “della Cava”.
Oggi è l’unico accesso possibile al paese ed è posta alla fine del mitico ponte, divenuto simbolo del luogo: superata questa, si apre la piazza principale, con la chiesa romanica di San Donato, restaurata nel XVI secolo.
Qui sono custodite opere come lo stupendo Crocefisso ligneo quattrocentesco della scuola di Donatello, e un affresco della scuola del Perugino.
I palazzi rinascimentali dei Colesanti, dei Bocca e degli Alemanni si impongono nelle viuzze con le tipiche case basse con balconcini e scalette esterne tipiche dell’architettura medioevale. Testimonianza della fase etrusca di Civita, è la grotta di San Bonaventura, una tomba a camera etrusca nella quale si dice che San Francesco risanò il piccolo Giovanni Fidanza, che divenne celebre dottore della Chiesa.
Altra testimonianza di questo periodo è il cosiddetto “Bucaione”, un profondo tunnel che attraversa ai piedi, con sfogo sulla Valle dei Calanchi, lo sperone di argilla e tufo su cui poggia il borgo.
COME SI ARRIVA: seguire l'Autostrada A1 in direzione di Roma e uscire ad Orvieto. Al casello girare a sinistra e seguire le indicazioni per Civita di Bagnoregio. In alternativa, per chi percorre la SS2 Cassia, all'altezza di Montefiascone prendere la SS71 Umbro-Casentinese. Dopo circa 14 chilometri girare a destra per Bagnoregio.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Anch’esso esteso lungo la Valle dei Calanchi, a pochi chilometri di distanza da Bagnoregio e la sua Civita, si trova Civitella d’Agliano, conosciuto anche come il Borgo degli Artisti: ciò perché il paese, nei mesi estivi, propone con l’intento di recuperare le abitazioni del centro storico, corsi d’arte a livello europeo. Così una folla di partecipanti – scultori, pittori, scrittori – provenienti da numerose città e paesi d’Italia e d’Europa, anima il paese confondendosi con gli abitati di Civitella.
(9Colonne © IESTV.TV 251)(Greenqualitaly)
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